La regina Rania di Giordania ha rilasciato un’appassionata intervista in cui ha commentato aspramente la guerra in corso tra Israele e Hamas lungo la striscia di Gaza. La Sovrana non ha preferito una linea diplomatica nell’affrontare l’argomento. Ha anche rivolto qualche rimprovero direttamente al mondo occidentale e al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. La regina giordana ha esordito affermando che il conflitto non è iniziato il 7 ottobre con l’attacco terroristico di Hamas, ma che “questa è una storia vecchia di 75 anni, una storia di morte travolgente e sfollamento del popolo palestinese“.
La regina Rania di Giordania, nata in Kuwait da genitori palestinesi, ha molto a cuore la questione attuale. A differenza di quanto hanno fatto i suoi “colleghi” reali nel resto d’Europa, la sovrana non si è limitata a condividere un semplice post sui social. La Regina, invece, ha deciso di rilasciare un’intera intervista a Christiane Amanpour della CNN sull’argomento.
Parlando dai suoi uffici ad Amman, la regina Rania di Giordania ha affermato: “Per molti palestinesi dall’altra parte del muro di separazione e del filo spinato, la guerra non è mai finita. Abbiamo visto madri palestinesi che hanno dovuto scrivere i nomi dei loro figli sulle loro mani, perché la possibilità che venissero bombardati a morte – dei loro corpi trasformandosi in cadaveri – sono così alte“. Ponendosi in una posizione di vicinanza a tutte le madri coinvolte, indipendentemente dalla loro provenienza, la Sovrana ha chiarito: “Voglio solo ricordare al mondo che le madri palestinesi amano i loro figli tanto quanto qualsiasi altra madre al mondo. E per loro dover affrontare tutto questo, è semplicemente incredibile“.
La regina Rania di Giordania attacca Biden
Rania di Giordania ha spiegato che il popolo giordano (a maggioranza palestinese, n.d.r.) è unito nel “nel dolore e nello shock“ per il crescente numero delle vittime civili. Ha aggiunto che il suo Paese condanna l’uccisione di qualsiasi civile. Lanciando un messaggio molto forte, la Sovrana ha affermato: “6.000 civili uccisi finora, 2.400 bambini: com’è l’autodifesa? Stiamo assistendo a macellerie su scala di massa utilizzando armi di precisione. Nelle ultime due settimane abbiamo assistito al bombardamento indiscriminato di Gaza. Intere famiglie annientate, quartieri residenziali rasi al suolo, attacchi contro ospedali, scuole, chiese, moschee, operatori sanitari, giornalisti, operatori umanitari delle Nazioni Unite. Quella è legittima difesa?“.
Ribadendo che il coinvolgimento militare non è la soluzione e invocando una Palestina libera, ha affermato: “Non potrà mai esserci una risoluzione se non attorno al tavolo dei negoziati. E c’è solo una strada per raggiungere questo obiettivo: uno Stato palestinese libero, sovrano e indipendente che vive da una parte“. La regina Rania di Giordania ha precisato che per ottenere ciò è imprescindibile che avvenga “fianco a fianco in pace e sicurezza con lo Stato di Israele“. Senza mezze misure la Sovrana ha condannato i “doppi standard” dell’Occidente. Ha continuato dicendo che molti vedono il mondo occidentale come complice della guerra a sostegno di Israele. Le affermazioni della regina Rania di Giordania sono apparse palesemente come dei rimproveri rivolti al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.