Il tema della dignità dei detenuti è stato fra quelli al centro della visita pastorale di papa Francesco a Venezia, domenica 28 aprile. Il Pontefice è atterrato in elicottero alle 8 nel piazzale interno della Casa di Reclusione femminile all’isola della Giudecca per l’incontro con le detenute e la visita alla struttura. Il Vaticano ha scelto il carcere dell’isola di fronte a Venezia quale padiglione della Santa Sede nell’ambito della 60ª Biennale d’Arte, inaugurata da una settimana e in corso fino al 24 novembre. È la prima volta in assoluto di un Papa alla Biennale di Venezia.
Il carcere “è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza” ha detto Francesco incontrando circa 80 detenute. “Però – ha aggiunto – può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale. In cui la dignità di donne e uomini non è ‘messa in isolamento’, ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità, magari rimaste sopite o imprigionate dalle vicende della vita. Ma che possono riemergere per il bene di tutti e che meritano attenzione e fiducia“.
Il messaggio alle detenute
“Nessuno toglie la dignità della persona, nessuno“, ha continuato il Pontefice parlando a braccio. “Non dimentichiamo che tutti abbiamo errori da farci perdonare e ferite da curare, io anche. E che tutti possiamo diventare guariti che portano guarigione, perdonati che portano perdono, rinati che portano rinascita. Cari amici e amiche, rinnoviamo oggi, io e voi, insieme, la nostra fiducia nel futuro“, ha detto Bergoglio. “Care sorelle, oggi tutti usciremo più ricchi da questo cortile. Forse quello che uscirà più ricco sarò io“.
Come detto, è stata la prima volta di un Papa alla Biennale. Prima di incontrare i giovani alla Basilica della Madonna della Salute e, alle 11, celebrare la messa in Piazza San Marco, Francesco ha visitato il padiglione del Vaticano. Una struttura allestita proprio nel carcere della Giudecca all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite. A illustrare l’allestimento artistico, dal titolo Con i miei occhi, è stato il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. All’incontro era presente anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Francesco in motovedetta tra i canali di Venezia. Alzaremi, applausi, palloncini e canti al passaggio del Papa pic.twitter.com/wicegGWbew
— Salvatore Cernuzio (@SalvoCernuzio) April 28, 2024
L’incontro con i giovani
Papa Francesco ha poi raggiunto in motoscafo il piazzale antistante la Basilica della Salute per l’incontro con i giovani. “Viviamo immersi in prodotti fatti dall’uomo, che ci fanno perdere lo stupore per la bellezza che ci circonda. Eppure il creato ci invita a essere a nostra volta creatori di bellezza, a fare qualcosa che prima non c’era. La vita chiede di essere donata, non gestita; di uscire dal mondo ipnotico dei social che anestetizza l’anima. Ragazzi, non siate professionisti del digitare compulsivo, ma creatori di novità!“.
Poi l’invito ad “andare controcorrente” e vivere sempre guidati da uno “stile della gratuità, che fa uscire dalla logica nichilista del ‘faccio per avere’ e ‘lavoro per guadagnare’“. “Siate creativi con gratuità, date vita a una sinfonia di gratuità in un mondo che cerca l’utile! Allora sarete rivoluzionari. Andate, donatevi senza paura!“, è stato il messaggio alle giovani generazioni.
Papa Francesco al G7 in Puglia
Il record della prima presenza di un Pontefice alla Biennale ne segue un altro: papa Francesco parteciperà ai lavori del G7 in Puglia (13-15 giugno), nella sessione dedicata all’Intelligenza Artificiale. Lo ha annunciato il 26 aprile la premier Giorgia Meloni. Anche in questo caso è la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del G7.
E Bergoglio “lo farà nella sessione aperta anche ai paesi invitati e non solo ai membri” dei più grandi paesi industrializzati, ha aggiunto la premier. “Ringrazio di cuore il Santo Padre di avere accettato l’invito dell’Italia. La sua presenza dà lustro alla nostra nazione e all’intero G7“, ha sottolineato il presidente del Consiglio.
Il fatto è che, per volontà di papa Francesco, la Chiesa cattolica sta puntando molto sulla ‘umanizzazione’ dell’Intelligenza Artificiale. La sfida, cioè, di dar vita a una algoretica – un’etica degli algoritmi – in un contesto internazionale di condivisione. Il documento del Vaticano alla base di questo sforzo è il Rome call for AI ethics, un documento del 2020. Non tanto un insieme di regole quanto di principi ispiratori per una tecnologia al servizio dell’umanità e della pace.