Il Festival di Cannes 2024 è giunto al termine nella serata di sabato 25 maggio, che ha assistito alla premiazione finale. A ottenere la prestigiosa Palma d’Oro è stato Anora di Sean Baker, consegnata da George Lucas, al quale è stata assegnata la Palma d’Oro onoraria. Di seguito, tutti gli altri riconoscimenti.
Si è recentemente concluso il Festival di Cannes 2024. La kermesse francese, che si è svolta tra il 14 e il 25 maggio, ha chiuso in bellezza, all’insegna di due illustri nomi della settima arte. In occasione della giornata conclusiva del Festival, infatti, George Lucas ha ricevuto la Palma d’Oro onoraria, consegnata direttamente da Francis Ford Coppola, in concorso con Megalopolis. Il momento è stato inoltre suggellato da un abbraccio tra i due grandi registi.
Tuttavia, a conquistare la Giuria presieduta da Greta Gerwig di cui faceva parte anche Pierfrancesco Favino è stato Anora di Sean Baker. “Questo film è magnifico e pieno di umorismo e umanità e ci ha preso il cuore“, ha dichiarato la Presidente di Giuria riguardo alla commedia statunitense che racconta l’amore impossibile tra il figlio di un oligarca russo e una prostituta uzbeka, sotto i grattacieli di Manhattan. Niente da fare, invece, per Parthenope di Paolo Sorrentino e il già citato Megalopolis di Coppola. Di seguito, dunque, tutti i riconoscimenti assegnati nel corso della 77esima edizione della kermesse francese.
Festival di Cannes 2024, Anora vince la Palma d’Oro: tutti gli altri riconoscimenti assegnati
Descritto come una commedia brillante, Anora segue il viaggio nei club di striptease di una giovane pretty woman uzbeka, che incontra il figlio di un oligarca russo. Quest’ultimo le propone una somma ingente per trascorrere una settimana con lui. I due si sposeranno a Las Vegas, suscitando le ire della famiglia di lui. Quando un trio di mafiosi irromperà nelle loro vite, la pellicola intraprenderà un’inaspettata piega comica.
A entrare nel Palmarès del Festival di Cannes 2024 è stato anche l’indiano All We Imagine As Light di Payal Kapadia. Il film, che ha ottenuto il Grand Prix Speciale della Giuria, ha segnato un importante traguardo per l’India. Il Paese è tornato nuovamente in concorso a distanza di trent’anni da Swaham (My Own) di Shaji N. Karun.
Il Prix de la mise en scène per la Miglior Regia è stato conferito al regista portoghese Miguel Gomes per Gran Tour. Ambientato sul finire della Prima Guerra Mondiale, il film è descritto come un road movie, che si snoda in sette paesi del sud est asiatico. Per quanto riguarda il Prix du scénario per la Miglior Sceneggiatura, la Giuria ha scelto di premiare il coraggioso body horror The Substance, scritto e diretto da Coralie Fargeat, con Demi Moore e Margaret Qualley. Nell’accettare il riconoscimento, la regista si è augurata che il film possa “cambiare un po’ il mondo, specie nel modo in cui il corpo delle donne è trattato“.
Gli altri riconoscimenti
Sul fronte delle interpretazioni, Jesse Plemons ha ottenuto il Prix d’interprétation masculine per Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos. Grande emozione, invece, per il Prix d’interprétation féminine. A ricevere l’ambito riconoscimento, infatti, è stato l’intero cast femminile del musical messicano musical messicano Emilia Pérez di Jacques Audiard. Nell’accettare il riconoscimento, anche a nome di Zoe Saldana e Selena Gomez che non erano presenti, l’attrice Karla Sofía Gascón. Prima attrice transgender a ricevere il premio, ha dedicato il film “a tutte le trans che hanno sofferto, e come ha fatto Emilia Perez voglio dire che a tutte è data la possibilità di una vita migliore“. Il film ha ricevuto, inoltre, il Premio della Giuria. Infine, oltre alla Palma d’Oro onoraria assegnata nella giornata d’apertura a Meryl Streep, e quella assegnata George Lucas, ne è stata consegnata un’altra anche allo Studio Ghibli.
Niente da fare, dunque, per l’Italia, rappresentata da Parthenope di Paolo Sorrentino. Al di fuori della sezione ufficiale del concorso, nell’ambito della sezione Un Certain Regard, Roberto Minervini ha vinto il premio per la Miglior Regia grazie a I dannati (The Damned), ex aequo con Rungano Nyoni per On Becoming a Guinea Fowl. Presentato nella medesima sezione è anche Armand di Halfdan Ullman Tondel, che ha ricevuto Camera d’Or per la migliore opera prima. Infine, la Presidente di Giuria dei cortometraggi Lubna Azabal ha consegnato la Palma d’Oro per il miglior corto a The Man Who Could Not Remain Silent di Nebojsa Slijepcevic.