Esposte 16 opere pittoriche inedite realizzate da Eugenio Montale. La mostra è nata per iniziativa di Mario Luca Giusti.
Di Eugenio Montale si conoscono senza dubbio le sue doti da illustre poeta, scrittore, critico letterario, traduttore e giornalista italiano, nonché uno dei massimi esponenti del panorama poetico italiano. Tuttavia, Mario Luca Giusti offre un aspetto inedito del poeta genovese, presentando agli spettatori la versione ‘pittorica‘ di colui che è conosciuto come uno dei massimi esponenti della letteratura del Novecento. Una mostra, in cui sono racchiuse opere pittoriche, 16 in tutto, realizzate durante la permanenza di Montale a Forte dei Marmi, ospite durante l’estate a Casa Fasola.
Eugenio Montale, non solo poesia
“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio“, questi tra i versi più celebri del poeta del Novecento. Eugenio Montale, nato a Genova il 12 ottobre 1896, è noto per la poetica degli oggetti e per la presenza del paesaggio ligure in molti dei suoi componimenti. Vive in un periodo molto turbolento caratterizzato dalle due Guerre Mondiali, ma anche dalle nuove scoperte della fisica e della tecnologia. Un contesto intriso di novità dalle quali gli uomini hanno tratto anche incertezze e paure.
Ed è proprio questo il contesto che Eugenio Montale ha saputo cogliere raccontando inquietudini e sentimenti di quel periodo storico. Ma se la sua poetica è celebre, Mario Luca Giusti permette di conoscere un aspetto inedito del grande poeta del Novecento. Come riporta anche Ansa, l’imprenditore fiorentino rivela alcuni tratti peculiari e forse poco conosciuti di Eugenio Montale. “Fumava le sue Giubek – racconta Giusti, parlando del poeta – e ogni tanto sfilava dal cassetto dei minuscoli pennelli e un rotolo di fogli di carta di riso“. E aggiunge: “Si faceva portare del caffè, del dentifricio, del lipstick (come lo chiamava lui), un bicchiere con un po’ di menta che utilizzava per dipingere“.
La mostra
Mario Luca Giusti ha promosso un’esposizione di 16 opere pittoriche inedite del poeta tra marine, paesaggi e osso di seppia dipinto finora custodite a Casa Fasola, la villa di famiglia a Forte Dei Marmi, nella quale Eugenio Montale veniva ospitato durante le estati. Le opere pittoriche sono state donate dal poeta all’imprenditore fiorentino e mai esposte fino a questo momento. Insieme a queste opere si trovano in mostra anche foto e memorie dei numerosi ospiti che nel corso degli Anni Settanta e Ottanta sono passati dalla villa in Versilia.
Tra i tanti anche Carmelo Bene e Carla Fracci, e poi anche Giò Pomodoro e Henry Moore. Ospitata dapprima proprio all’interno della villa Casa Fasola, dal 10 agosto la mostra si trasferirà a Villa Bertelli dove sarà visitabile fino all’8 settembre. “Montale non era un mio amico. Lo era dei miei genitori che lo invitavano nella nostra casa del Forte ogni estate – ha raccontato Mario Luca Giusti, che aveva circa 15 anni quando Eugenio Montale frequentava casa sua – La casa era piena di ospiti che andavano e venivano come in un albergo. Stavano qualche giorno e poi ripartivano per qualche altro posto. Ma Montale restava quattro mesi“.