Per gli animali da allevamento l’estate in corso sembra essere un vero incubo. Le alte temperature, infatti, non bloccano i trasporti di maiali e altre specie. A denunciare il tutto Essere Animali.
Sono viaggi infernali quelli che spettano agli animali da allevamento, costretti ad essere rinchiusi nei camion, stipati come oggetti e senza acqua per rinfrescarli in queste calde settimane estive. A denunciare le condizioni disumane di tante creature è Essere Animali, che mostra il modo in cui maiali ed altre specie vengono trasportati anche sotto il sole più rovente.
Le condizioni disumane degli animali da allevamento
Secondo quanto documentato dall’Organizzazione Essere Animali, le modalità con cui gli animali da allevamento sono trasportati viola le leggi europee e sottopone le povere creature a crudeltà inconcepibili. Anche l’Italia non fa eccezione in questo contesto e a luglio 2024 i dati sono tutt’altro che positivi. Come riporta anche La Stampa, gli investigatori avrebbero monitorato alcuni tratti delle autostrade italiane, rilevando la presenza di diversi camion carichi di animali con temperature interne oltre i 45°. Chiara Caprio, Responsabile Relazioni Istituzionali di Essere Animali ha dichiarato: “Il lavoro svolto dal team di Essere Animali ha mostrato ancora gravissime violazioni con un camion di suini pesanti lasciato sotto il sole con una temperatura interna di 48°“.
A tal proposito è opportuno sottolineare che la legge prevede il trasporto degli animali fino a destinazione senza indugio. Dunque, senza arrecare alle creature sofferenze inutili. Come chiariscono, tuttavia, dall’Organizzazione per la tutela del benessere animale, al momento sarebbe in fase di revisione la proposta della Commissione europea per un aggiornamento del Regolamento N.1/2005 sulla protezione degli animali da allevamento durante il trasporto. Difatti, la normativa vigente necessita di alcune precisazioni soprattutto sul tema delle temperature. Questo anche a fronte dell’impegno e l’interesse mostrato dal Ministero della Salute verso tutte le autorità preposte ai controlli ufficiali, partendo da ATS.
Riformulare la normativa vigente
Come prosegue Chiara Caprio: “Purtroppo la normativa UE è lacunosa, soprattutto per quanto concerne i viaggi nazionali, e mostra tutti i suoi limiti anche nel caso dei trasporti estivi su lunga distanza“. La Responsabile Relazioni Istituzionali di Essere Animali spiega che la tematica legata alle temperature sta coinvolgendo molto il dibattito europeo. Con alcuni paesi che, purtroppo, vorrebbero bloccare miglioramenti importanti per gli animali. La normativa, però, dovrebbe essere adeguata anche alla crisi climatica, come sottolineano dall’Organizzazione, poiché come è ormai evidente a tutti le temperature raggiungono livelli estremi.
In definitiva, come si legge ancora su La Stampa, insieme ad Eurogroup for Animals, Essere Animali chiede il divieto di trasporto di animali da allevamento (e quindi vivi) su lunghe distanze e precisamente superiori alle 8 ore. Le Organizzazioni chiedono anche di introdurre riferimenti chiari anche per le temperature e che quest’ultimi tengano conto dell’umidità. Richiesti riferimenti chiari anche in merito alle modalità di trasporto anche per i viaggi nazionali. Nelle richiesta anche la definizione di parametri fondamentali. Ed in questo ultimo caso: specie e categoria di animali idonei al trasporto, a cui si aggiunge anche lo spazio adeguato e la somministrazione di acqua. Insomma, il benessere degli animali sempre al primo posto, questa la richiesta generica che si spera venga accolta.