L’intelligenza artificiale cambia anche il mondo della musica. Già da tempo è possibile creare nuova musica con l’aiuto dell’AI, ma mai fino in fondo ci si è fermati a riflettere come cambierà il panorama musicale da oggi, fino ai prossimi anni. Intanto esce un altro brano di un artista italiano cantato dall’intelligenza artificiale. 

L’AI sta cambiando le nostre vite. Oltre ad essersi ormai insinuata nelle azioni più semplici e quotidiane, ad iniziare dall’utilizzo degli smartphone e tutti i dispositivi che girano intorno al mondo dell’elettronica, l’intelligenza artificiale tenta di modificare anche il panorama della musica. Ci riuscirà mai? Di certo, è una delle sfide del futuro.

Musica e Intelligenza artificiale, foto Ansa – VelvetMag

Che l’intelligenza artificiale si sarebbe potuta insinuare anche nel panorama musicale ce ne eravamo accorti già da parecchio tempo. È bastato l’avvento prepotente dell’autotune ad illuminarci. Come solo attraverso qualche effetto sonoro sia possibile migliorare la tonalità, se non addirittura l’intonazione di un artista. E, infatti, non sono tardati ad arrivare i primi progetti interamente con l’ausilio dell’AI. Recentemente, anche un nuovo progetto, firmato da Fenice Music, ha fatto luce sulla questione. A seguito della pubblicazione del nuovo singolo, infatti, a un gruppo di persone è stato chiesto se a cantare fosse un umano oppure l’intelligenza artificiale, e nessuno di loro si è reso conto della differenza, rispondendo quindi era fosse una persona a intonare la melodia. Un innovazione che appare sorprendente, ma che allo stesso tempo mette sull’attenti e fa quasi paura, di come l’uomo possa essere “sostituito” anche in tali attività dall’intelligenza artificiale.

L’ultimo singolo di Fenice Music apre un confronto tra l’AI e la musica

Si chiama Basta basta basta il nuovo singolo, fuori su tutte le piattaforme solo da qualche settimana, che è interamente interpretato dall’intelligenza artificiale, a firma di Fenice Music. Tra pop e dance, il testo è stato scritto dall’artista italiano, ma a dare voce alle sue parole ci ha pensato l’AI. “Amo la musica e nutro un immenso rispetto per gli artisti italiani, ma non avendo molti contatti in questo mondo, utilizzare l’IA era l’unico modo per trasformare i pensieri in musica“, ha esordito Fenice Music. Ma veramente l’intelligenza artificiale sarebbe in grado di sostituire gli umani anche nelle attività più espressive e che richiedono veri sentimenti. Apparentemente sì, ma non del tutto.

La musica e le sfide del futuro, foto Ansa – VelvetMag

Anche Fenice Music in questo è voluto essere chiaro: “Resto convinto che il calore e la passione di una ‘voce umana’ non potrà mai essere sostituita dall’intelligenza artificiale“. Resta poi in sospeso il discorso dei live, in cui l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire la forza umana e le emozioni che solo una vera voce riesce a regalare, con tutte le imperfezioni che le esibizioni dal vivo ogni volta riescono a trasmettere. Insomma, non è escluso nemmeno in futuro un uso più imponente dell’AI anche nel panorama musicale, ma questa non riuscirà mai a sotterrare la vera forza degli artisti e le emozioni che riescono a trasmettere al pubblico, che sia dietro un pc, dietro una radio oppure su un palcoscenico. Certamente, sarà una delle sfide del futuro.