Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) rappresentano uno degli strumenti chiave utilizzati dal Ministero dell’Istruzione per assegnare incarichi di supplenza ai docenti nelle scuole italiane. Queste graduatorie sono cruciali per coprire i posti vacanti lasciati scoperti dai docenti titolari e per garantire la continuità didattica.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2024/2025, le procedure di convocazione per tutti coloro che sono apparsi nella Graduatoria Provinciale delle Supplenze (GPS) sono già in atto, e le prime nomine sono previste a breve, nonostante alcune criticità emerse nelle diverse province italiane.
L’algoritmo utilizzato per l’assegnazione delle supplenze attraverso le GPS ha un ruolo centrale nel processo di selezione dei candidati. Questo sistema, infatti, assegna gli incarichi sulla base del punteggio totale di ciascun candidato, tenendo conto sia dei titoli di studio che dei servizi pregressi. Tuttavia, nonostante l’efficacia teorica del sistema, persistono numerosi errori e disallineamenti nelle graduatorie, che rischiano di ritardare ulteriormente le procedure di assegnazione.
Nelle province con graduatorie più snelle, il sistema può garantire un’unica tornata di nomine, ma questi casi restano rari. Le supplenze per la scuola dell’infanzia e primaria sono particolarmente soggette a queste problematiche, con molti candidati che denunciano irregolarità e richieste di correzione. La ripubblicazione delle graduatorie è stata necessaria in diverse province, aggravando i ritardi nelle convocazioni.
Le novità del 2024: interpelli e MAD
Una delle principali novità per l’anno scolastico 2024/2025 è l’introduzione degli interpelli, che permettono di candidarsi per supplenze in province diverse da quelle in cui si è inseriti nelle Graduatorie provinciali supplenze. Questa procedura assume un’importanza crescente, soprattutto in situazioni dove le supplenze non possono essere coperte con i soli candidati presenti in graduatoria. Gli interpelli possono costituire un’opportunità per molti docenti che non hanno avuto incarichi nella loro provincia di residenza.
In parallelo, la tradizionale Messa a Disposizione (MAD) ha visto ridursi il suo impiego, in favore di questo nuovo meccanismo più regolamentato. Gli interpelli, infatti, garantiscono maggiore trasparenza rispetto alla MAD, che spesso portava a una gestione frammentata e poco chiara delle nomine.
Supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche
Le supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche continuano a essere gestite tramite le GPS e le Graduatorie ad Esaurimento (GaE), che hanno priorità nella scelta delle cattedre. Tuttavia, le supplenze su posti residui, generate dalla mobilità annuale dei docenti di ruolo, rappresentano una sfida continua per le segreterie scolastiche, che devono gestire flussi di dati complessi e variabili.
Una delle preoccupazioni maggiori di quest’anno riguarda i titoli esteri: in molte province, i controlli sono ancora in corso, e si teme che i ritardi nel riconoscimento dei titoli possano rallentare ulteriormente le nomine. A Napoli, ad esempio, i controlli sui titoli esteri sono stati rinviati alle segreterie scolastiche, allungando ulteriormente i tempi di assegnazione delle supplenze.
Prospettive per i docenti e soluzioni possibili
In questo scenario, è evidente come la gestione delle supplenze richieda un miglioramento costante delle procedure digitali e una maggiore chiarezza normativa. Il Ministero dell’Istruzione ha già annunciato la possibilità di ulteriori revisioni dell’algoritmo per le supplenze, al fine di risolvere le problematiche emerse negli anni precedenti.
Per i docenti in attesa di nomina, è essenziale rimanere aggiornati sui bollettini pubblicati dagli uffici scolastici provinciali, e rispondere tempestivamente agli interpelli o alle convocazioni per evitare di perdere opportunità di lavoro. La trasparenza e la comunicazione con le istituzioni scolastiche rimangono elementi cruciali per garantire un sistema più equo e funzionale.
Le prossime settimane saranno decisive per molti insegnanti, e la speranza è che con la correzione degli errori e la pubblicazione definitiva delle graduatorie delle supplenze, il nuovo anno scolastico possa iniziare senza ulteriori intoppi.