Un’ondata di preoccupazione ha travolto i sostenitori di Umberto Bossi, storico leader della Lega Nord e figura di spicco della politica italiana. Nella giornata del 30 agosto 2024 diverse fonti online hanno diffuso la falsa notizia della sua morte. Una bufala abbastanza triste, che però ha rapidamente fatto il giro del web, scatenando un’ondata di reazioni, prima che arrivasse una la smentita da parte del figlio Renzo Bossi e di altri esponenti della Lega.

Renzo Bossi, contattato dai media, ha subito smentito le false voci, affermando che suo padre è vivo e in buone condizioni di salute. “Mio padre sta bene, lavora ancora attivamente sull’autonomia” ha dichiarato Renzo, mettendo fine alla circolazione della falsa notizia. La voce si era diffusa rapidamente, alimentata da una serie di post sui social network e siti di notizie non ufficiali.

Umberto Bossi. Foto Ansa/Enzo Laiacona

La fake news su Bossi

La falsa notizia della morte di Umberto Bossi è partita da un sito web, che ha pubblicato un articolo affermando che il Senatùr fosse deceduto all’età di 82 anni. Nonostante la mancanza di conferme da fonti ufficiali, la notizia è rimbalzata stata ripresa da diversi altri portali e ha iniziato a circolare sui social media, provocando una vera e propria psicosi tra i sostenitori e gli avversari politici.

Questo ci dà la misura di come sia ridotta una parte del giornalismo in Italia. Per la smania di battere una notizia online si corre consapevolmente il rischio di sparare in Rete delle idiozie, per non dover fare la fatica di verificare le notizie.

In poco tempo, la Lega ha diffuso un comunicato ufficiale per negare la notizia, ma il danno era già stato fatto. Diversi esponenti del partito hanno espresso indignazione per la rapidità con cui una notizia infondata è diventata virale. E hanno sottolineato la necessità di verificare sempre le informazioni prima di diffonderle.

Le reazioni

Matteo Salvini, attuale leader della Lega, ha contattato personalmente Umberto Bossi per accertarsi delle sue condizioni di salute. “Ho parlato con Umberto, sta benissimo e continua a lavorare per il bene del nostro movimento” ha dichiarato Salvini in una nota. Anche altri esponenti del partito hanno espresso la loro solidarietà a Bossi e alla sua famiglia, criticando duramente chi ha diffuso la notizia falsa.

Matteo Salvini. Foto Ansa/Ettore Ferrari

L’episodio evidenzia l’importanza di una maggiore responsabilità nella diffusione delle informazioni, soprattutto in un’epoca in cui le notizie false possono propagarsi con estrema rapidità grazie ai social media. Le fake news non solo possono danneggiare la reputazione delle persone coinvolte, ma possono anche generare allarme e preoccupazione nella società. Il caso di Umberto Bossi è soltanto l’ultimo di una serie di eventi simili che hanno visto personaggi pubblici essere vittime di notizie false riguardanti la loro salute o addirittura la loro morte.

È quindi fondamentale che i cittadini, i media e i politici collaborino per contrastare la diffusione di informazioni non verificate, promuovendo invece un’informazione basata su fatti concreti e verificabili. In conclusione, l’importante smentita giunta da Renzo Bossi e confermata da altre fonti ufficiali ha permesso di riportare la calma tra i sostenitori della Lega. Allo stesso tempo ha dissipato ogni dubbio sulle condizioni di salute di Umberto Bossi, il quale continua ad essere una figura di riferimento per molti leghisti.