Nelle ultime settimane, diverse spiagge italiane sono state teatro di una sgradita sorpresa per i bagnanti: la presenza dei vermi di fuoco.

I vermi di fuoco sono organismi marini, noti scientificamente come Hermodice carunculata, sono diventati una delle principali preoccupazioni per chi si trova a godersi il mare in queste calde giornate estive. In particolare, alcuni scienziati hanno trovato esemplari di questa specie sulle spiagge del Texas. Tuttavia, questi organismi possono essere presenti in qualsiasi parte del mondo, Italia compresa. A tal proposito, come scrive il Washington Post, sono stati scoperti circa 250 anni fa dal naturalista prussiano Peter Simon Pallas e sono stati individuati anche sulle spiagge neozelandesi della costa di Tutukaka, dall’altra parte del mondo.

Esemplare di verme di fuoco @Foto Crediti Facebook/Harte Research Institute for Gulf of Mexico Studies – VelvetMag

Che cosa sono i vermi di fuoco?

I vermi di fuoco sono un tipo di polichete, una classe di anellidi marini caratterizzati da setole urticanti che coprono il loro corpo. Questi setoli sono estremamente sottili e aguzzi, in grado di penetrare facilmente nella pelle umana, causando una forte irritazione. Il nome “verme di fuoco” deriva proprio dalla sensazione di bruciore che si avverte in seguito al contatto con queste setole.

Questi vermi sono generalmente lunghi tra i 10 e i 15 centimetri, ma possono crescere fino a 30 centimetri. Sono di colore rosso-arancione, con strisce bianche lungo i lati, e vivono principalmente su fondali sabbiosi o rocciosi, dove si nutrono di piccoli invertebrati e coralli.

Perché sono pericolosi?

Il principale ‘pericolo‘ associato ai vermi di fuoco è rappresentato dalle loro setole urticanti. Quando una persona entra in contatto con un verme di fuoco, le setole si staccano facilmente e si conficcano nella pelle, rilasciando una sostanza velenosa. Questo può provocare una reazione immediata caratterizzata da forte dolore, bruciore, arrossamento e gonfiore nella zona colpita. In alcuni casi, le reazioni possono essere più gravi, portando a difficoltà respiratorie o a uno shock anafilattico, soprattutto in soggetti allergici.

È importante sottolineare che, sebbene non siano mortali (tranne che i rarissimi casi specifici), le punture dei vermi di fuoco possono rovinare seriamente una giornata al mare. Il dolore può durare diverse ore, e le setole possono rimanere nella pelle anche per giorni, causando un’irritazione persistente.

Come evitare il contatto con i vermi di fuoco

Per evitare di entrare in contatto con i vermi di fuoco, i bagnanti dovrebbero prestare attenzione quando camminano su fondali sabbiosi o rocciosi, specialmente in zone dove questi vermi sono stati avvistati. Indossare calzature protettive durante le immersioni o lo snorkeling può essere un’ulteriore precauzione utile. È anche consigliabile evitare di toccare direttamente qualsiasi organismo marino che si trova sulla spiaggia o sott’acqua, poiché i vermi di fuoco, con il loro aspetto colorato, possono essere facilmente scambiati per qualcosa di innocuo.

Verme di fuoco @Foto Crediti Facebook/Harte Research Institute for Gulf of Mexico Studies – VelvetMag

Cosa fare in caso di puntura

Nel caso in cui si venga punti da un verme di fuoco, è importante non grattarsi o strofinare la zona colpita, poiché ciò potrebbe far penetrare ulteriormente le setole nella pelle. La prima cosa da fare è lavare accuratamente l’area con acqua di mare per rimuovere eventuali setole rimaste sulla superficie della pelle. Successivamente, si può applicare una crema al cortisone per ridurre l’infiammazione e il dolore.

Se i sintomi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un medico. In caso di reazioni allergiche gravi, come difficoltà respiratorie o gonfiore generalizzato, è fondamentale cercare immediatamente assistenza medica.

L’impatto dei cambiamenti climatici

La presenza sempre più frequente dei vermi di fuoco sulle spiagge potrebbe essere collegata ai cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature marine e il cambiamento delle correnti stanno alterando gli habitat naturali di molte specie marine, spingendole a spostarsi in nuove aree. Questo fenomeno non riguarda solo i vermi di fuoco, ma anche altre specie potenzialmente pericolose per l’uomo e aliene.

La presenza dei vermi di fuoco sulle spiagge rappresenta una nuova sfida per i bagnanti. Sebbene non siano letali, questi organismi possono causare notevoli disagi. Pertanto, è fondamentale essere informati sui rischi e adottare le dovute precauzioni per godersi il mare in sicurezza.