La Vaccheria dell’Eur si trasforma nella ‘Casa della Pop Art’, prende il via una nuova mostra e tre giorni di festival dedicati.

Il 13 settembre apre al pubblico Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose, una mostra con circa 200 opere di 45 artisti. E dal 13 al 15 settembre, la prima edizione di From Pop to Pop tra teatro, lezioni magistrali, classici del cinema e concerti jazz. Gli spazi della Vaccheria nel Municipio IX Roma Eur sono pronti ad accogliere un nuovo progetto espositivo a ingresso libero curato da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei,. Le opere sono provenienti da collezioni private e raccolte dalla Collezione Rosini Gutman a cura di Gianfranco Rosini.

Con questo nuovo progetto la Vaccheria si candida al ruolo di ‘Casa della Pop Art’. Per meglio dire, una nuova Factory attualizzata al contesto e ai tempi di oggi, fortemente voluta dalla Presidente del Municipio IX Roma Eur con delega alla cultura Titti Di Salvo. Questo processo di ‘trasformazione’ sarà segnato anche dalla prima edizione del festival dedicato alla cultura pop.

Ilaria Rezzi, It’s Done, olio su tela, 2022 (76×121) @Foto Crediti Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura – VelvetMag

La mostra alla Vaccheria

Il percorso espositivo di Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose, attraversa quasi 80 anni e racconta la corrente artistica anticonformista e ‘popolare’ per definizione. Stiamo parlando della Pop Art, ovvero la forma d’arte in grado di superare le barriere e determinare identificazione. La mostra presenta al pubblico opere di artisti italiani e internazionali. La corrente segue il flusso che attraversa la Pop Art americana dei primi Anni ’60 al Noveaux Realisme, dai circoli romani di piazza del Popolo al New Pop, passando per la Urban Art e la New Web Generation. Le opere esposte alla Vaccheria sono di artisti diversi e distanti tra loro ma uniti da tratti comuni. Ugualmente impegnati nella volontà di comunicare un’emozione, un’idea, uno stato d’animo attraverso, come spiega bene una nota stampa ufficiale: “Un’esplosione di energia pura e dinamica, di colori sgargianti, luce, vitalità, movimento“.

La mostra alla Vaccheria si snoda lungo tre direttrici. La prima è un focus sui grandi protagonisti della Pop Art americana e della New Pop. In mostra opere iconiche di Andy Warhol, come Liza Minnelli e Cow. Unite ad alcuni suoi lavori che testimoniano il suo rapporto profondo con l’Italia e la società del tempo. Tra queste è celebre il Fate Presto, interpretazione in stile Pop Art della prima pagina del quotidiano Il Mattino del 26 novembre 1980 che esortava il tempestivo intervento in soccorso delle vittime del terremoto che sconvolse l’Irpinia. A completare il viaggio nella corrente americana opere iconiche di Roy Lichtenstein (Sunrise, Shipboard Girl), Robert Rauschenberg (Sky Rite) e Robert Indiana (Liebe Love).

Marco Lodola, Beatles cake, light box, 2024 (120x75x15) @Foto Crediti Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura – VelvetMag

La New Pop

Di Mark Kostabi alla Vaccheria, tra le altre, Gaming the Course of History, qui esposta per la prima volta. L’esplosione di colore presente in quest’opera è bilanciata dalla presenza in mostra di alcuni disegni a matita preparatori. Che costituiscono la fase iniziale del suo percorso artistico e testimonianza concreta della produzione del suo Kostabi World. Lo spazio newyorkese in cui il collettivo che ruota intorno all’artista reinterpreta i temi cari a Warhol, dal rapporto con la musica e con i media alla mescolanza di linguaggi, tecniche e materiali, in chiave contemporanea.

Colori e tratti vibranti caratterizzano anche la produzione artistica di Marco Lodola, fondatore del Nuovo Futurismo, del quale la mostra presenta, tra le altre, il Jim Morrison e l’imponente scultura tridimensionale Abbey Road. Al centro del percorso espositivo con i suoi monumentali pannelli portanti per 8 metri di larghezza e 4 di altezza.

Seconda e terza direttrice dell’esposizione

La seconda direttrice della mostra si concentra sul protagonismo femminile e sulla forza dirompente delle artiste donne della New Pop Art. Raccolte intorno alle Nana dansant di Niki De Saint Phalle, sospese dentro un tornado di tessuti sgargianti, in una sensuale esplosione di vita e femminilità. Delle artiste donne si trovano anche opere di Ilaria Rezzi, vicina alla corrente pop surrealista che ci porta in un regno incantato popolato da ‘omini blu’. Ludmilla Radchenko, con la sua arte ‘urlata’ e piena di ironia. Erika Calesini e gli oggetti esausti trasformati in qualcosa di utile e funzionale. E ancora Olivia Gozzano, Sandra Tomboloni, Elena Arzuffi, Laura Lanci, Rita Mancini, Marina Roos.

Erika Calesini, Ninì, scultura in resina, 2023 (26,5x8x24,5) @Foto Crediti Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura – VelvetMag

Infine, l’ultima direttrice della mostra alla Vaccheria arriva nel cuore della Roma degli Anni ’60. Alla riscoperta delle radici italiane della Pop Art che affondano nella Scuola di Piazza del Popolo. Nata presso il Caffè Rosati e la Galleria la Tartaruga di Plinio De Martis attorno ai fondatori Franco Angeli che realizzava quadri con stencil e vernice spray o pittura e strati di garza. Tano Festa con i suoi dipinti monocromi e Mario Schifano esponente di spicco e tra le figure più poliedriche e affascinanti del gruppo. A completare il percorso espositivo, le consuete installazioni ideate da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei e realizzate da KIF Italia negli spazi della Vaccheria.

Il festival

Come anticipato, la mostra alla Vaccheria sarà accompagnata dalla prima edizione del Festival From Pop To Pop. Si tratta di una manifestazione organizzata dal Municipio IX Roma Eur che offre tre giorni di eventi a ingresso libero e gratuito. Il 13 settembre alle 17.00 si terrà una Passeggiata nella Pop Art, visita alla nuova mostra con Francesca Romano, a cura di Tam Tam Cultura Aps della Consulta della Cultura del IX Municipio Roma Eur. Alle 18.30, lectio magistralis sulla Pop Art a cura di Alessio Bertini (Fondazione Pistoia Musei). Infine, alle 20.00, visione del film Diabolik (1968) di Mario Bava e musiche di Ennio Morricone.

Il 14 settembre alle 18.30 ascolti guidati sul jazz a cura del maestro Livio Ventura. Alle 20.30 si prosegue con la visione del film Blow up (1966) di Michelangelo Antonioni e colonna sonora di Herbie Hancock. Dalle 22.30, spazio alla musica con il concerto jazz del Lucrezio de Seta Quintet ispirato proprio alle sonorità di Hancock.

Il 15 settembre alle 11 si parte con un Pop Art Brunch accompagnato dall’ascolto di vinili. Per continuare, alle 18.30, con Dopo Carosello iniziano i sogni. Ricercare Pop Art, spettacolo teatrale liberamente tratto da un testo di Sandro Gindro, di e con Francesco Pezzella insieme ad Andrea Biondi e Alessandro Palermo e la voce fuori campo di Roberta Pia. Alle 19.30, Andrea D’Ammando e il gallerista e collezionista Gianfranco Rosini, sotto la moderazione di Titti di Salvo, dialogheranno su Quel filo tra Pierpaolo Pasolini e Andy Warhol. A conclusione della kermesse, alle 20.30, sarà proiettato il film La decima vittima di Elio Petri (1965). Il tutto, e per tutta la durata del Festival, arricchito da una postazione fissa per l’ascolto di musica in vinile e proiezioni LED di un’intervista ad Andy Warhol.