Spesso e volentieri riemerge un trend del tutto “naturale” per alleviare il mal di testa. Tutti, infatti, almeno una volta nella vita ci hanno consigliato di bere il caffè con il limone, una soluzione a tratti quasi taumaturgica che aiuterebbe più di un’aspirina se si soffre di cefalee frequenti o emicranie. La domanda di rito che segue questo consiglio però rimane sempre valida: funziona davvero o si tratta di una leggenda metropolitana come tante altre?

Innanzitutto è bene precisare come questo rimedio naturale venga considerato ottimale specialmente in presenza di mal di testa che potremmo definire “normali”, ovvero sporadici e quindi legati giusto per rendere l’idea a una giornata particolarmente stancante o ancora a un periodo particolarmente stressante. Ma la scienza appoggia questa teoria oppure ci sono delle riserve in merito a un espresso col limone? Non ci resta che fare il punto della situazione insieme per scoprirlo.

Una tazzina di caffè contro il mal di testa: cosa c’è di vero dietro questa teoria

Partendo dal presupposto che in presenza di emicranie persistenti sia sempre meglio rivolgersi a un medico così da scongiurare il peggio, sono tante le persone che in realtà non vogliono affidarsi ai farmaci per un “semplice” mal di testa. Anzi, a dirla tutta, c’è anche chi sopporta preferendo dormire con le tempie che pulsano piuttosto che ricorrere all’aspirina.

I limoni non aiuterebbero ad alleviare il mal di testa – Velvetmag.it

Che dire però di caffè e limone insieme? In realtà le ricerche in merito sono abbastanza discordanti, tant’è che al giorno d’oggi è impossibile stabilire una correlazione solida tra i due eventi, il che significa che potrebbe come non potrebbe funzionare. È vero che la caffeina è un valido alleato, tanto da avere un effetto vasocostrittore, ma non è detto che insieme al limone aiuti ad alleviare il mal di testa.

Come riportato ‘Cookist‘, la dietista e membro della British Dietetic Association (BDA) Clare Thornton-Wood ha sottolineato che il limone non sembra essere necessario proprio perché non ci sono prove a sostegno di tale tesi. Solo la caffeina, infatti, “viene aggiunta ad alcuni farmaci antidolorifici per aumentare l’efficacia e la velocità con cui funzionano“.

La caffeina restringe i vasi sanguigni nel cervello e quando questi si espandono di nuovo, a volte può causare dolore“, ha spiegato ancora. “Questo può essere un problema particolare se si consuma regolarmente caffeina e poi si smette“. E poi, ultimo aspetto da considerare, assunti entrambi insieme potrebbero danneggiare lo smalto dei denti. Insomma, meglio un piccolo riposino per calmare il dolore.