Fino a qualche anno fa, la raccolta differenziata poteva sembrare fantascienza per molti, ma oggi – e giustamente tra le altre cose – riceve tutta l’attenzione che merita. È una vera e propria coccola per l’ambiente, che non va mai sottovalutata. Tuttavia, è facile commettere errori, spesso in buona fede o per semplice inconsapevolezza.

Il problema è che anche un piccolo errore può vanificare l’intero processo, rendendo di fatto inutile tutto il lavoro svolto. Sì, perché dietro al corretto smaltimento dei rifiuti c’è un sistema complesso, ma tutto parte da noi. Se noi cittadini ci impegniamo a fare la nostra parte, diventa più facile per tutti.

La raccolta differenziata, infatti, si basa sullo smistamento dei rifiuti in base alla loro natura. Per esempio, un barattolo di vetro va nel contenitore del vetro, così come una bottiglia di plastica finisce nel bidone della plastica. Tuttavia, mentre alcuni rifiuti sono facili da collocare, altri possono trarre in inganno, un po’ come nel caso del tubetto del dentifricio. Sai infatti come smaltirlo correttamente per evitare multe salatissime?

Tubetto del dentifricio, attenzione a dove lo butti allora sono guai

Per quanto a prima vista possa sembrare semplice da smaltire, in realtà il tubetto del dentifricio può mettere in crisi anche i più esperti in fatto di raccolta differenziata e per un motivo ben preciso: va suddiviso e smaltito in base alle sue componenti. Ma cosa significa esattamente?

Il tubetto dentifricio va buttato considerando i suoi materiali – Velvetmag.it

In altre parole, la maggior parte dei tubetti di dentifricio è composta da un mix di plastica e alluminio, il che li rende difficili da riciclare interamente, motivo per cui va riciclato a compartimenti stagni se vogliamo perché va gettato tenendo conto di tutte le sue parti.

Detto questo, nel concreto questa azione si tramuta in un’attenta, ma comunque veloce, analisi del tubetto in questione. E così, se il tubetto è di plastica riciclabile (basta verificare la presenza di eventuali simboli sul retro), si può gettare in toto nel contenitore della plastica, nel caso in cui invece il tubetto sia composto da più materiali non separabili, un po’ come abbiamo detto prima plastica e alluminio, sarebbe meglio gettarlo nel bidone dell’indifferenziato.

Ma non solo. Sarebbe meglio comunque separare il tappo dal resto del tubetto perché nove volte su dieci è realizzato con plastica dura e in quanto tale va smaltito come “normale” plastica. Insomma, non è molto complicato e soprattutto in questo modo eviti multe anche salate: in base al comune di residenza infatti, potresti pagare dai 25 ai 500 euro.