Donald Trump è nuovamente al centro dell’attenzione mediatica, ma questa volta non per un comizio o una nuova proposta politica. In Pennsylvania, a Philadelphia, l’ex presidente degli Stati Uniti ha vestito il grembiule di McDonald’s, servendo patatine fritte ai clienti. Questa trovata ha attirato milioni di visualizzazioni sui social e ha alimentando il sostegno dei suoi elettori in vista del voto del 5 novembre alle elezioni presidenziali.

La mossa di Trump si inserisce nella sua strategia elettorale, unendo ironia, attacchi all’opposizione e un forte richiamo alla sua immagine di uomo “del popolo“. Vicino ai lavoratori comuni e alle loro esperienze quotidiane. Durante la sua visita al McDonald’s, Trump ha lanciato una stoccata a Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti e sua avversaria alle prossime elezioni. Mentre friggeva patatine e le serviva ha scherzato dicendo: “Ho lavorato 15 minuti più di lei“. Un riferimento a una dichiarazione di Harris secondo cui la candidata democratica alla Casa Bianca avrebbe lavorato in gioventù in un fast food.

Foto X @AndyBxxx

Donald Trump al McDonald’s

Trump, da sempre abile nell’utilizzo dei media per attirare attenzione, ha sfruttato questo evento per sottolineare la sua distanza dall’élite politica. E ha provato a dipingersi come un uomo vicino alla gente comune, che si è fatto dal nulla, mentre al tempo stesso attaccava la credibilità della sua avversaria.

L’apparizione di Trump al McDonald’s non è casuale. Il suo legame con la catena è noto da anni. Durante il suo mandato presidenziale (2016-2020) organizzò cene a base di hamburger e patatine alla Casa Bianca per celebrare squadre sportive. In quelle occasioni, Trump aveva affermato di amare il cibo semplice e veloce, tentando di affermare una sua presunta connessione con “i gusti della gente“.

Il ruolo dei social media

L’apparizione di Donald Trump, un milionario ex presidente degli Usa, a spadellare in grembiule nella cucina di un McDonald’s di provincia è stato un mini-evento che ha rapidamente guadagnato trazione sui social media. Sembra anzi essere stato confezionato apposta perché diventasse “virale” online. E infatti ha raggiunto oltre 47 milioni di visualizzazioni in poche ore.

Il potere di Trump sui social media rimane una delle sue armi più efficaci. Sebbene bandito da alcune piattaforme durante e dopo il suo mandato presidenziale, le sue azioni continuano a suscitare reazioni massicce, rendendo ogni sua apparizione pubblica un evento virale.

Un’arma a doppio taglio?

Da parte sua McDonald’s ha chiarito che la catena non prende posizione politica. In un comunicato, l’azienda ha dichiarato: “Non sosteniamo nessun candidato alle presidenziali“. La neutralità di McDonald’s in campo politico è importante per non alienare una parte della clientela. Ma è evidente che la figura di Trump e il suo legame con il marchio continuano a far discutere.

Se da un lato l’apparizione di Trump al McDonald’s ha suscitato ilarità e simpatia, dall’altro rischia di rafforzare le critiche che vedono nel tycoon una figura eccessivamente legata a mosse mediatiche e show piuttosto che a una politica concreta. Tuttavia, la strategia di Trump sembra funzionare: ogni evento simile amplifica la sua presenza pubblica, mantenendolo al centro del dibattito nazionale.

In conclusione, la recente visita di Donald Trump al McDonald’s si inserisce perfettamente nella sua narrazione politica, che sembra premiarlo perché è avanti nei sondaggi sulla sua avversaria. La sua narrazione è quella di un uomo vicino al popolo, contro l’élite dei professionisti della politica, pronto a utilizzare ogni occasione per promuovere la propria immagine e sfidare i suoi avversari. Fra meno di due settimane, alle elezioni del 5 novembre, si vedrà se gli americani gli consegneranno di nuovo le chiavi della Casa Bianca.

Kamala Harris. Foto Ansa/Epa Jim Lo Scalzo