Colesterolo, ci sono almeno 4 alimenti che lo abbassano. Un importante studio datato addirittura 2011 ha mostrato i benefici scaturiti dall’assunzione di 4 alimenti in particolare. Dal 2011 in poi gli esperti sono andati avanti sulla medesima strada, riuscendo ad accreditare ulteriormente ogni tesi al riguardo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Progress in Cardiovascular Diseases. Si è giunti così alla “rosa” dei 4 alleati del cuore contro le malattie cardiovascolari. Ecco quindi i 4 alimenti che aiutano a ridurre fattori di rischio importanti quali colesterolo alto e trigliceridi:
- Noccioline
- Proteine vegetali quali il tofu, il latte di soia o altri sostituti della carne a base di soia. In alternativa vanno bene anche i legumi quali i fagioli, i piselli, i ceci o le lenticchie
- Fibra solubile: si tratta di avena, orzo, psyllium, melanzana, mele, arance e frutti di bosco
- Margarina arricchita con steroli vegetali: si trovano nella frutta, nella verdura, nelle noci e nei cereali
I 4 alimenti contro il colesterolo, la quantità da consumare
Nello specifico, lo studio ha dimostrato che inserire nella dieta settimanale questi 4 alimenti può far diminuire il rischio di colesterolo alto del 17%. Volendo inserire questi consigli nella propria alimentazione, i ricercatori hanno dato delle disposizioni estremamente pratiche. Ognuno dei quattro alimenti chiave, infatti, a una quantità di riferimento da tener presente. Si raccomanda quindi un consumo giornaliero di 42 grammi di noci, 20 grammi di fibre solubili, 2 grammi di steroli vegetali e 50 grammi di proteine vegetali. Gli esperti sono sicuri di quanto affermano e sono pronti a difendere i quattro alimenti a spada tratta, in nome del loro effetto. Non a caso il modello dietetico che andrebbe a delinearsi si è dimostrato migliore “rispetto a qualsiasi dieta energetica che non fornisse i 4 alimenti della dieta in questione”, è emerso dati alla mano.
Colesterolo buono: quand’è troppo buono… fa male
Un gruppo di scienziati americani ha avuto qualcosa da ridire sul concetto di “colesterolo buono”. A quanto pare, infatti, questo non sarebbe così benevolo nei confronti di cuore e arterie. Marc Allard-Ratick, autore dello studio e professore della Emory University School of Medicine di Atlanta, ha spiegato che sebbene il colesterolo buono sia sempre stato accettato e favorito dai medici, in realtà si rivela dannoso quando è presente in quantità troppo elevate. In altre parole, troppo colesterolo buono diventa cattivo. La domanda a questo punto sorge spontanea: entro quali livelli il colesterolo Hdl può essere considerato buono? Il team di Allard-Ratick ha scoperto che livelli troppo bassi o troppo alti di Hdl portano a un rischio cardiovascolare maggiore, ovvero sotto i 30 mg/dL (milligrammi per decilitro) e oltre 60 mg/dL.
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