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Trovata morta a Fiumicino: il VIDEO e le cause agghiaccianti del decesso

Trovata morta lungo la spiaggia di Focene, nella zona di Fiumicino l’ennesimo caso di decesso, dovuto all’inquinamento marino. Nel video, che sta facendo il giro del web è possibile prendere atto delle cause agghiaccianti che hanno condotto allo morte dell’esemplare. Si tratta di una Tartaruga, vittima della plastica che invade i mari di tutto il mondo. L’esemplare è stato avvistato da un surfista, che poi lanciato l’allarme alla Capitaneria di Porto, che è intervenuta sul posto.

La Tartaruga trovata lungo le spiagge di Fiumicino, non è la prima vittima del mare. Trovata morta a cause delle tonnellate di plastica che stanno distruggendo la flora e la fauna marina di tutto il mondo. Deceduta a causa del soffocamento, provocato in seguito all’ingestione di materiale inquinante.

La vittima del mare: trovata morta a causa della plastica

La Tartaruga trovata morta a Focene, si aggiunge ad una lunga lista, di cui vi abbiamo parlato in questi giorni. Le principali vittime dell’inquinamento marino, sono tartarughe e cetacei, trovati spiaggiati e con evidenti segni di soffocamento. Il filmato che vi abbiamo proposto, racconta il caso della tartaruga di circa un metro di lunghezza per 45cm di larghezza morta lo scorso martedì 18 giugno, sulla spiaggia di Focene, a Fiumicino, nei pressi delle dune. Come spiega l’esperto che l’ha visitata, il povero animale era gonfio e dalla bocca si vedeva una grande quantità di plastica. 

Le quantità preoccupanti di plastica in mare

La plastica è un nemico letale per creature che popolano le acque di tutto il mondo. Tutte le associazioni animaliste, visto i casi sempre più frequenti di animali spiaggiati a causa dell’inquinamento marino, si stanno attrezzando per cercare di salvare più animali possibile, in appositi centri. Le quantità di plastica presente in mare, sono preoccupanti. Uno studio, eseguito su oltre 500 tartarughe marine che vivono nel Mediterraneo centrale, ha mostrato la presenza di frammenti e resti di plastica nell’80% degli animali. Alcuni esemplari avevano ingerito fino a 170 frammenti.

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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