Il coronavirus si diffonde ma è bene non cedere al panico. Ecco le direttive del Ministero della Salute per riconoscere i sintomi e intervenire.

Coronavirus, i sintomi per riconoscerlo

In questi giorni non si parla di altro che del coronavirus, che si sta diffondendo a macchia d’olio in Cina. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha giudicato il rischio globale derivante dal coronavirus cinese “elevato“, e la Cina ha deciso di “chiudere il Paese” per contenere il più possibile il rischio di contagi.

Ma quali sono i sintomi a cui prestare attenzione? I più diffusi sono febbre, tosse e raffreddore, molto simili a quelli sviluppati nel corso di una banale influenza, e per questo è facile cadere in farsi allarmismi. Da questi sintomi si può giungere a sviluppare anche bronchite, polmonite e gravi difficoltà respiratorie.

Le risposte del Ministero della Salute

Per evitare la diffusione del panico e per riuscire a identificare in tempo i casi reali di coronavirus, il Ministero della Salute ha creato un’apposita sezione di FAQ, consultabile sul sito ufficiale. Il virus è trasmissibile da uomo a uomo, ma “il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente“.

Una delle raccomandazioni più importanti, dunque, riguarda proprio la prevenzione:

Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

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