In occasione del mese di giugno dedicato al Pride, arriva su Discovery+ lo show Dragnificent, prodotto da TLC per Discovery e andato in onda negli Stati Uniti nel 2020. Le protagoniste sono sfavillanti, sopra le righe, esagerate, ma con un cuore grande e l’obiettivo di aiutare tante persone a riconquistare la propria bellezza esteriore, ma soprattutto interiore. La serie vede infatti come personaggi principali alcune delle drag queen più amate d’America: Alexis Michelle, Bebe Zahara Benet, Thorgy Thor e Jujubee. Vestiti i panni di fate turchine, le star di questo viaggio incontreranno in ogni tappa una persona diversa. Donne accomunate con le altre da una richiesta di aiuto: prepararsi al meglio in vista di un evento importante.

Dragnificent i consigli: dal makeup, all’organizzazione di un evento, allo stile, fino alla colonna sonora

La serie, in 6 episodi da 60 minuti ciascuno, è dedicata a donne che si trovano ad affrontare un giorno particolare della propria vita e racconta, anche attraverso aspetti toccanti delle loro esistenze, il percorso di avvicinamento a questo traguardo. L’obiettivo del programma è quello di realizzare un makeover totale e sorprendente. Si va dalla sposa che vuole lasciare tutti senza fiato il giorno del suo matrimonio, o dalla donna pronta a rimettersi in gioco dopo un periodo difficile. Le quattro drag queen sono quello che ci vuole per dar loro coraggio e un tocco di stile in più. Ognuna di loro in Dragnificent darà il suo contributo in un ambito specifico.

Alexis Michelle per il makeup, Bebe Zahara Benet per l’organizzazione dell’evento, Jujubee per i consigli di stile e outfit e Thorgy Thor, musicista sarà addetta alla giusta colonna sonora

Troviamo, in Dragnificent tra le situazioni più esilaranti, le vicissitudini di una sposa che vuole sentirsi bella il giorno più importante della sua vita. Ma anche la preparazione di una ex studentessa che intende stupire i vecchi compagni di classe in occasione di una reunion. Non mancherà inoltre la presa di coscienza di una donna che dopo aver perso tanti chili vuole imparare a vivere nel suo nuovo corpo.

Il successo di Dragnificent si fonda nell’enfasi che, anche attraverso le emozioni, le quattro drag queen riescono a trasmettere alle partecipanti

Si cerca di far riscoprire l’autostima alle partecipanti del programma e dare loro energia e grinta. Ciò avviene nel fare qualcosa per se stesse al fine di scoprirsi finalmente più tenaci e consapevoli di sé. Il Drag ha profonde radici nella cultura occidentale, in particolare nel teatro, quando alle donne non era permesso recitare sul palcoscenico, mentre agli uomini era vietato recitare ruoli femminili. Si può affermare che le Drag Queen erano presenti già nell’antica Grecia e hanno anche attraversato l’epoca shakespeariana. Nel XIX secolo, le “imitatrici” iniziarono ad utilizzare il movimento Drag come vera e propria arte performativa, soprattutto negli spettacoli di vaudeville.

Negli anni Ottanta del XIX secolo, la prima Drag Queen, William Dorsey Swann, iniziò ad ospitare in casa sua i Drag Balls

In questi eventi le Drag Queen si sfidavano sfilando in passerella e mostrando i loro migliori look per una precisa categoria prescelta. All’inizio del ventesimo secolo, il Drag era legato alla comunità LGBTQ+ e non faceva più parte dell’intrattenimento popolare mainstream. Al contrario, però, gli spettacoli di Drag Queen, divennero un aspetto importante della vita notturna cittadina, soprattutto a San Francisco, Los Angeles e New York. Dall’inizio degli anni Settanta fino agli anni Novanta, grazie alla cultura gay che andava sempre più affermandosi, ed eventi come il Gay Pride, il mondo Drag ha iniziato a farsi strada.

Le Drag Queen diventano ben presto un fenomeno mainstream

Nel ventunesimo secolo, la cultura Drag è un fenomeno che appartiene alla cultura pop. Ad oggi il mondo Drag è diventato particolarmente popolare grazie anche al reality show televisivo Dragnificent. Quindi, attraverso la magia del trascinamento, l’argomento del makeover di ogni settimana sblocca qualcosa dentro di ogni donna che era davvero presente da sempre.

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