I paesi del Mediterraneo affrontano in queste ore momenti drammatici nella lotta contro gli incendi estivi, quasi sempre dolosi. Roghi divampano da giorni non soltanto in Sicilia e Sardegna, o in Abruzzo, dove è andata distrutta la Pineta Dannunziana a causa della mano criminale dei piromani, ma anche all’estero.
Grecia, terrore nella capitale
È in particolare la Grecia a essere in ginocchio. Le fiamme stanno divampando attorno ad Atene e avanzano verso la capitale. Le abitazioni di alcune zone della città sono a rischio e migliaia di persone hanno abbandonato le case. Da ieri, ormai, servizi di soccorso e almeno 500 vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di spegnimento. Oggi 4 agosto alle squadre già al lavoro si sono aggiunti 5 velivoli antincendio e 9 elicotteri.
Ondata di caldo senza precedenti
In tutto lo Stato ellenico la popolazione e il territorio stanno subendo la peggiore ondata di caldo degli ultimi decenni. Le temperature arrivano a toccare punte di 45 gradi. Nelle ore più fresche del mattino di oggi elicotteri e aerei hanno volato a bassa quota per scaricare acqua sulla foresta in fiamme intorno a Tatoi, a 20 chilometri a nord di Atene. “Le squadre di terra hanno svolto un lavoro fondamentale – ha detto il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, visitando un centro di controllo mobile nell’area -. Non abbiamo perso vite umane. Le case saranno ricostruite e nel tempo la foresta ricrescerà“.
Turchia, almeno 8 vittime
La situazione non è meno grave in Turchia. In varie zone, ormai da una settimana, sono divampati più di 130 incendi che hanno distrutto decine di edifici e bruciato un’area grande circa 100mila ettari. Si calcola che siano almeno 8 le persone che hanno perso la vita. Molti allevatori delle zone rurali hanno perso i propri animali, mentre migliaia di residenti e turisti hanno dovuto evacuare dalle proprie case nelle località balneari nel sud-ovest del paese. Per la Turchia sono gli incendi più devastanti degli ultimi decenni. Climatologi ed esperti ritengono che su questi fenomeni di così vaste e gravi proporzioni influiscano direttamente le conseguenze dei cambiamenti climatici. In questo contesto il governo del presidente Recep Tayyip Erdoğan è stato molto criticato per essersi fatto trovare impreparato nella gestione dell’emergenza.
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