Recovery, la prima settimana di agosto termina nell’attesa dei pre-finanziamenti da 25 miliardi di euro del piano Next Generation Eu. Tuttavia è ormai questione di pochi giorni. Per questo il Governo Draghi ha già pronte le prime destinazioni per una parte almeno delle somme da investire. Il tutto, naturalmente, in base al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie locali ha dato il via libera a 5 schemi di decreto. A presentarli era stato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini (a sinistra nella foto).
Recovery: convogli elettrici e a idrogeno
Si è deciso di ripartire risorse per oltre 7,5 miliardi di euro. Si tratta, innanzitutto, di 2 miliardi da destinare al potenziamento delle linee ferroviarie regionali. Così come all’acquisto di nuovi treni più moderni e tecnologici: elettrici e a idrogeno. Ci sono, inoltre, 3,4 miliardi per l’ammodernamento e l’efficientamento dei porti, e 2 miliardi per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, le cosiddette case popolari. I nuovi treni elettrici o a idrogeno saranno acquistati con 500 milioni del Next Generation Eu. Fondi che andranno direttamente alle Regioni o alle imprese affidatarie dei servizi ferroviari regionali. I nuovi convogli dovranno obbligatoriamente essere dotati di climatizzazione, rete WiFi utilizzabile dai passeggeri e prese per la ricarica delle biciclette elettriche.
Eco-porti del futuro
Per i porti, la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie locali ha approvato due schemi di decreto. Previsti finanziamenti per un importo complessivo di 2,8 miliardi di euro dal 2021 al 2026. Alle Regioni del Sud andrà il 43% del totale. Gli interventi per lo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici ammontano a 1,47 miliardi, gli interventi per l’ammodernamento energetico a 50 milioni. Non mancano progetti per l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) per i quali è previsto uno stanziamento di 700 milioni.
Abitazioni anti sismiche
Raggiunta l’intesa, infine, sulla ripartizione di due miliardi di euro del programma Sicuro verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica. Obiettivo: migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, nonché la condizione sociale nei tessuti residenziali pubblici. Entro il 31 dicembre 2021 sarà disponibile l’elenco di 6mila palazzine in tutta Italia che beneficeranno degli interventi. Inoltre, sono stati anche previsti l’acquisto e la locazione da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica oggetto di riqualificazione. Alle regioni del Mezzogiorno è stato assegnato il 40% delle risorse.
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