Dopo Italia Domani, il portale web del Governo Draghi dedicato al PNRR, debutta sulla Rete InPA – il Portale del Reclutamento. Si tratta della porta digitale unica di accesso al lavoro nella Pubblica Amministrazione (questo l’indirizzo web: www.inpa.gov.it). Da adesso e nell’arco delle prossime settimane, il portale – sviluppato dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Almaviva – funzionerà in modalità sperimentale. Vale a dire che servirà per il solo inserimento dei curricula.

Portale: bandi, concorsi

Dall’autunno, invece, sarà implementata la pubblicazione dei bandi. Ma anche degli avvisi di selezione del personale necessario alla realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A regime, entro il 2023, il Portale ospiterà i bandi dei concorsi pubblici ordinari, in sinergia con la Gazzetta Ufficiale, nonché le procedure di mobilità dei dipendenti pubblici. InPa si avvarrà delle banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi.

Ordini e Collegi, protocollo d’intesa

A questo scopo il Dipartimento della Funzione pubblica ha siglato un protocollo d’intesa con ProfessionItaliane, organismo che riunisce la Rete delle professioni tecniche, e con il Comitato unitario delle professioni. Vale a dire con associazioni di categoria che rappresentano circa 1,5 milioni di lavoratori iscritti a Ordini e Collegi. Lo scorso 4 agosto, invece, è stato sottoscritto l’accordo con il Consiglio nazionale dei commercialisti (oltre 120mila soggetti) e con Assoprofessioni (circa 50mila addetti appartenenti alle categorie non regolamentate, tra le quali gli esperti ambientali e di sicurezza del lavoro).

Accordo con LinkedIN

Il Dipartimento ha attivato, inoltre, una partnership con LinkedIN, la più grande piattaforma online di attrazione delle professionalità presente sul mercato: 750 milioni nel mondo e oltre 15 milioni in Italia. L’obiettivo è di amplificare le occasioni di lavoro nella Pubblica Amministrazione e raggiungere in maniera mirata i professionisti attivi in Italia e nel mondo. “Da oggi, quindi, anche il singolo professionista potrà arricchire questo straordinario e unico universo di competenze”. E potrà farlo, appunto, “attraverso l’inserimento del proprio curriculum“, si sottolinea in una nota del ministero retto da Renato Brunetta.

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