“È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amato Charlie Watts. È morto serenamente in un ospedale di Londra, circondato dalla sua famiglia“. L’annuncia così la Bbc, leggendo un comunicato diffuso dall’ufficio stampa. Mentre l’account Instagram della band, che ha fondato nel 1962 e contribuito a rendere immortale, lo saluta solo con una sua bella foto e nemmeno una parola.
Il mondo della musica, il mondo del rock è in lutto: se ne è andato ad 80 anni, appena compiuti lo scorso 2 giugno, Charlie Watts. Leggendario batterista e cofondatore appunto di quei Rolling Stones che hanno segnato la storia della musica mondiale.
La nota si chiude con la richiesta del rispetto della “privacy della sua famiglia, dei membri della band e degli amici intimi”. Un “momento difficile” in cui su tutto prevale il dolore e il ricordo.
Lo stop dal tour il 5 agosto scorso
Lo avevamo scritto il 5 agosto scorso quando lo stesso Watts aveva annunciato la rinuncia ad accompagnare la sua band negli stadi americani nel prossimo autunno per il tour No Filter. “Per una volta dovrò restare fermo almeno per un po’. Sto lavorando duro per rimettermi completamente in forma” – aveva dichiarato il drummer stesso che aveva anche scelto a chi lasciare posto e batteria.
Steve Jordan, compositore, tra gli altri, dei Blues Brothers e del John Mayer Trio, che a lungo aveva lavorato proprio con il chitarrista degli Stones, nel progetto Kate Richards and the X-Pensive Winos. Jordan aveva commentato: “Nessuno sarà più felice di me a rinunciare al mio posto non appena Charlie mi dirà che è a posto”. Ma questa è un’altra storia, rotola via il primo sasso, quello che dettava il ritmo. Buon viaggio Charlie!
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