I fatti del mese – agosto 2021
La rassegna secondo lo spirito di VelvetMAG
I fatti del mese riprende esattamente da dove vi aveva lasciato a fine luglio. Abbiamo scelto per voi quegli avvenimenti che secondo la redazione hanno segnato il mese di agosto 2021. Questa volta la copertina del mese di settembre di VelvetMAG, presentata dall’ultimo editoriale del direttore Angela Oliva, non racconta quello che è stato. E’ una piccola fuga in avanti. La potremo definire una copertina con vista Venezia e con tanta voglia di cinema.
La politica d’agosto: nel lungo semestre bianco la ‘cross coalizione’ all’italiana
Quindi tocca a noi tornare alla calura del primo agosto, riavvolgere la pellicola e capire cosa è accaduto fino a qua. Ad inizio mese il clima arroventato fuori – una delle estati più calde e torride di sempre – sembrava destinato ad essere interrotto solo dal mare e dall’aria condizionata. Da un lato sembrava l’estate degli incendi, in Italia, Grecia, Turchia; degli stravolgimenti naturali sia nostrani, come pure il devastante terremoto ad Haiti.
Dall’altro lato restava la preoccupazione latente per l’epidemia da Covid-19, tra vaccini, green pass e attacchi hacker ai database sanitari. Abbiamo di colpo scoperto il cybercrime per impossessarsi di certificati verdi da rivendere nel dark web. Ma la politica lo sappiamo non va in vacanza mai del tutto, al massimo va al mare. D’altronde non siamo noi il Paese capace di inventarsi la formula del “governo balneare“? Ma questo agosto era di fatto un po’ diverso. Il 3 agosto con il via al semestre bianco è iniziato quello che potrebbe essere il lungo addio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La casualità – a cui chi scrive non ha mai creduto (!) – ha voluto poi che nello stesso giorno il governo Draghi togliesse il segreto di Stato su pagine opache della storia d’Italia.
A tutto questo aggiungiamo due questioni non da poco, diverse, ma ospitate dallo stesso cielo agostano: l’investitura a capo politico del Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte e il raggiungimento delle 500 mila firma (oggi a quota 750 mila) per l’introduzione dell’eutanasia legale. Nel primo caso le ricostruzioni della lunga querelle dell’ex premier con il fondatore e garante mi ha ricordato una celebre battuta di Romanzo Criminale – La serie: “Questa banda non si scioglie per un paio di…“. Nel secondo la raccolta delle firme, storico appannaggio del campo radicale, è diventata più trasversale e più spettacolare anche rispetto al celebre leader Marco Pannella a cui sarà presto dedicata una fiction: “Romanzo Radicale“.
La questione afghana si impone al mondo
In un clima decisamente riconoscibile e placido, quando l’Italia era orientata tra partenze, esodi e vacanze, l’11 agosto sono ricomparsi i Talebani sulla scena mondiale. Dopo nemmeno due giorni ci ha lasciati Gino Strada, fondatore di Emergency che proprio in Afghanistan aveva costruito uno dei suoi ospedali pronto soccorso per le vittime di Guerra. Anche se va chiarito che di fatto, ad una guerra non abbiamo assistito. Per il ritiro del contingente Nato dal paese – previsto il 31 agosto – l’esercito addestrato per vent’anni dalla Coalizione si è liquefatto senza sparare un colpo. E il governo è fuggito.
E’ notizia di queste ore la comunicazione di favorire la definizione di una struttura governativa guidata dall’autorità religiosa, come la non lontana teocrazia sciita. Profughi in fuga in ogni direzione, musica abolita, condizione femminile cancellata con un colpo di spugna e non sembrerebbe la cosa peggiore! Bambini lanciati verso l’ignoto che sembra essere sempre meglio del noto nel paese. Non a caso la foto del nostro diplomatico Tommaso Claudi che aiuta un bimbo all’aeroporto ha fatto il giro del mondo.
Un agosto di sport olimpico, fughe e ritiri illustri
Dai 40 podi olimpici ai quasi cinquanta paralampici è passato tutto il mese. Un cerchio che per chiudersi deve attendere ancora quattro giorni di sfide sportive per onorare un Tricolore che inteso come Paese, troppo spesso si dimentica di loro e della loro funzione e realtà eroica. Ci hanno regalato delle emozioni intense, un’immagine di grande professionismo, un’umanità che, CHE CHE SE NE DICA, alcuni sport professionistici, sempre più business oriented fanno fatica a impersonare.
Parlo di quel calcio capace di avvolgere il cuore dei tifosi nelle pagine di cronaca delle imprese dei loro beniamini. Questo inizio campionato, complice il cambio di fruizione storico, è stato tutta una pallina di aggiornamento dello streaming. Proteste feroci via social e viva preoccupazione perché, è davvero pericoloso togliere agli italiani quelle partite per cui pagano… Pensando poi che dalla massima serie è letteralmente fuggito nottetempo Cristiano Ronaldo – con riduzione di stipendio annesso – viene in mente la celebre battuta: “Dio è morto, Marx è morto e anch’io non mi sento troppo bene!”
Noi di velvetMAG siamo a Venezia oggi, che agosto è finito, a godere della poesia di Benigni, del racconto immaginifico di Sorrentino e dello sguardo in musica di Tornatore. Perché vogliamo vivere, partecipare e credere alla rinascita italiana, che deve passare per quello che sappiamo fare meglio: esportarci, con il nostro bagaglio di inventiva e genialità. Poi che ne sai: la Rai ha confermato Amadeus a Sanremo, magari tira fuori altri Maneskin!
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