“Nastri d’Argento Grandi Serie 2021”: vincono ‘Petra’, Romulus’ e ‘Il commissario Ricciardi’
Nella Napoli di Maurizio De Giovanni sempre più capitale della fiction la prima edizione del riconoscimento che aggiunge al cinema le serie tv di successo internazionale
I Nastri d’Argento da quest’edizione 2021 hanno aggiunto una sezione speciale dedicata alle Grandi Serie internazionali di impostazione cinematografica. Una novità assoluta per un premio prestigioso che si rinnova a 75 anni dalla sua prima edizione del 1946, quello assegnato dai Giornalisti Cinematografici (Sngci). L’evento, sostenuto dalla Direzione Generale per il Cinema del MiC si è concluso ieri 18 settembre a Napoli, al Teatrino di Corte di Palazzo Reale. Sono stati premiati tutti i vincitori di questa edizione e un po’ anche il capoluogo partenopeo, epicentro del Distretto della fiction italiana capace di conquistare i mercati internazionali.
I Nastri d’Argento più attesi: le serie dell’anno
Sono tre le serie a vincere i Nastri d’Argento Grandi Serie 2021: Petra, di Maria Sole Tognazzi, con Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi – presente a ritirare il riconoscimento – (Cattleya per Sky), Romulus, ideata e diretta da Matteo Rovere (Sky, Cattleya e Groenlandia) e Il Commissario Ricciardi (Rai Fiction e Clemart) con Lino Guanciale e Antonio Milo (a rappresentare il cast nella cerimonia). Questi titoli hanno rinnovato nell’immagine oltre che nel linguaggi la grande fiction di qualità nell’ultima stagione.
La Cinquina d’eccellenza delle serie italiane e non solo
Presentata durante la cerimonia la Cinquina d’eccellenza delle serie italiane che hanno rilanciato lo stile autoriale e il racconto e allo stesso tempo il mercato seriale italiano nel mondo:
- L’amica geniale
- The New Pope
- We are who we are
- Gomorra
- ZeroZeroZero
Premiati per questi i registi Saverio Costanzo, Luca Guadagnino, Paolo Sorrentino, Stefano Sollima, Marco D’Amore. Come pure i produttori: Riccardo Tozzi per Cattleya; Lorenzo Mieli insieme a Mario Gianani (The Apartment, Wildside); Domenico Procacci (Fandango); Luca e Matilde Bernabei (Lux Vide).
I riconoscimenti speciali di questa edizione vanno a Il Commissario Montalbano – una produzione che oltre vent’anni macina successi con 37 film, 228 messe in onda (senza contare le infinite repliche) – premio ritirato dallo storico protagonista Luca Zingaretti. Ma non solo oltre che Marco D’Amore, Salvatore Esposito, Saverio Costanzo riconoscimento speciale per Stefano Accorsi, come protagonista e ideatore delle tre serie 1992, 1993 e 1994.
Nastri d’Argento: premi speciali
Moltissimi i premi speciali agli interpreti di molte delle fiction più amate, come agli interpreti emergenti. Tra questi Matilda De Angelis per The Undoing – Le verità non dette e Leonardo come protagonista della migliore performance dell’anno. Stesso riconoscimento per Alessandro Borghi in Suburra – La serie e Silvio Orlando per il suo magistrale Cardinale Voiello in The young Pope e The new Pope di Sorrentino.
Tra i giovani protagonisti vincono in blocco le interpreti de L’amica geniale: con Ludovica Nasti e Elisa Del Genio, le ex piccole Lila e Lenù, le più grandi Gaia Girace e Margherita Mazzucco. Mentre la fiction più attenta ai giovani è stata indicata in Mare fuori prodotta da Roberto Sessa. Premio Wella per l’immagine a la serie teen Skam Italia (prodotta da Rosario Rinaldo diretta da Ludovico Bessegato) per la protagonista Ludovica Martino.
La Napoli di Maurizio De Giovanni è sempre più “mille culure” per la fiction
Sono trascorsi 15 anni dalla nascita della Film Commission – presieduta da Titta Fiore – e i numeri della crescita della grande serialità in Campania sono esponenziali. Dal 2005 a oggi sono mille i progetti, di cui 250 tra film e fiction. Oltre 50 i titoli per la tv, e le produzioni coinvolgono grandi cast ricchissimi di attori, ma anche di tecnici, sceneggiatori e maestranze. Con un coinvolgimento maggiorato per il territorio che le ospita calcolato tra il 40% e il 60% dalla stessa commissione.
L’omaggio a Napoli è sintetizzato in tutto nel Nastro D’Argento Speciale a Maurizio De Giovanni condiviso con Siae proprio per la scrittura. Un premio per celebrare i suoi “titoli” più rappresentativi: I bastardi di Pizzofalcone, Mina Settembre, Il commissario Ricciardi.
LEGGI ANCHE: Venezia78, i vincitori della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica: da Audrey Diwan a Paolo Sorrentino