Greta Thunberg è giunta in Scozia per la COP26 che si sta svolgendo sui temi del clima e dell’ambiente. L’attivista ambientalista ha dapprima ringraziato tutti i partecipanti per l’affetto mostrato al suo arrivo. Ma poco dopo si è infuriata con i leader mondiali, mostrando tutta la sua rabbia mentre si rivolgeva ai suoi sostenitori durante una protesta organizzata al di fuori del vertice di Glasgow.
Le parole di Greta Thunberg fuori dalla COP26: “Fingono di prendere sul serio il nostro futuro“
Fuori dalle aule in cui si svolgono i colloqui tra i leader mondiali della COP26, Greta Thunberg ha tuonato contro i grandi della terra riuniti. La famosa attivista attenta ai temi ambientali, infatti, ha accusato tutti coloro che si sono riuniti di “fingere di prendere sul serio il nostro futuro, fingendo di occuparsi del presente delle persone che sono già colpite oggi dalla crisi climatica“. Con un discorso molto appassionato, dunque, la Thunberg si è rivolta ad una folla di fan e attivisti molto numerosa. Parlando animatamente, ha aggiunto: “Il cambiamento non verrà dall’interno. Quella non è leadership. Questa è leadership. Non diciamo più bla, bla, bla … Basta con lo sfruttamento delle persone, della natura e del pianeta. Basta con qualunque cosa stiano facendo lì dentro“.
Vinisha Umashankar: “I giovani hanno il diritto di essere arrabbiati“
Quello di Greta Thunberg, però, non è stato l’unico discorso di grande impatto rivolto da una giovane attivista. Anche Vinisha Umashankar, la 15enne finalista dell’Earthshot Prize, ha tenuto un discorso di grande successo. Salita sul palco su invito del principe William, la ragazza ha fatto appello ai leader affinché si rendano conto di come la sua generazione “vivrà per vedere le conseguenze” delle azioni dei leader. Ha aggiunto: “Eppure niente di ciò di cui discutiamo oggi è pratico per me. State decidendo se abbiamo o meno la possibilità di vivere in un mondo abitabile. State decidendo se vale la pena combattere o meno, se vale la pena sostenerci e se vale la pena prendersi cura“. Soluzioni, dunque, poco soddisfacenti per la giovane, che ha concluso dicendo: “I giovani hanno tutto il diritto di essere arrabbiati“.
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