Sulle indagini in corso la società ha già comunicato, collabora con gli inquirenti e confida di far luce. Io sono fiducioso nell’operato della magistratura italiana. Sapete che la Juventus ha un nuovo cda, un nuovo a.d., un nuovo allenatore, che con il presidente e vice presidente stanno affrontano i momenti di difficoltà”. E’ il presidente di Exor, John Elkann, a parlare direttamente dell’inchiesta sulle plusvalenze che ha coinvolto la squadra di famiglia di casa Agnelli. L’occasione è la conferenza stampa dell’investor day proprio di Exor, la holding finanziaria che possiede, tra le tante aziende anche il 63,77% della “vecchia signora“.

Lo stato dell’inchiesta plusvalenze

Dopo le perquisizioni della GDF nella sede della Juventus alla Continassa, e la notizia dei sei indagati (tra cui il presidente del Club Andrea Agnelli e il suo vice Pavel Nedved), è giunto anche il momento dei primi interrogatori in Procura a Torino.  I magistrati titolari dell’inchiesta che stanno analizzando bilanci e operazioni finanziarie dal 2018 sono Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e Mario Bendoni. Sono partiti dagli Amministratori delegati: per primo quello in carica Federico Cherubini (anche lui nel registro degli indagati); subito dopo come persona informata sui fatti Maurizio Arrivabene, attuale AD in carica dallo scorso primo luglio, ma membro del Cda dal 2012.

Le parole di Elkann sul caso plusvalenze alla Juventus

Ha promesso che la società farà “luce sui fatti“, collaborando con i pm, con l’obiettivo che “la Juve resti grande”. “La storia della Juve è più che centenaria, nello sport è importante guardare la competitività. Si tratta di conciliare parametri sportivi ed economici.” – ha ricordato il presidente di Exor Elkann. Poi ha citato anche i cambiamenti societari nella gestione della squadra: “il nuovo consiglio, con il presidente e il vice presidente affronteranno il momento di difficoltà”. Mentre su Cristiano Ronaldo – la cui operazione è sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti – ha sottolineato come sia stata un’“operazione importante”, per “avere più pubblico e più adesione”.

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