A casa tutti bene – La serie, il primo family drama italiano di Sky, Muccino: “Cerco di suscitare reazioni emotive”
Il regista ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione presso il Cinema "Quattro Fontane" a Roma
Tratto dall’omonimo film campione d’incassi del 2018, A casa tutti bene – La serie rappresenta l’esordio alla serialità per Gabriele Muccino. Lo show andrà in onda su Sky a partire dal prossimo 20 dicembre e sarà disponibile in contemporanea in streaming su NOW. Nella giornata di oggi martedì 14 dicembre si è tenuta a Roma presso il Cinema Quattro Fontane la conferenza stampa di presentazione, durante la quale sono stati mostrati in anteprima alla stampa i primi due episodi, dopo l’esordio alla Festa del Cinema di Roma 2021.
Al termine della proiezione, lo stesso regista è intervenuto per parlare del suo debutto al mondo della serialità. Insieme a lui, sul palco sono intervenuti anche gli altri scrittori del progetto Barbara Petronio (anche produttrice creativa), Andrea Nobile, Camilla Buizza. Ha presenziato anche Marco Belardi per Lotus Production e Antonella D’Errico per Sky. Insieme a loro, ad occupare la prima fila della platea ha preso parte anche il cast quasi al completo. Grandi assenti all’evento sono state Laura Morante ed Emma Marrone. Quest’ultima, a detta dello stesso Muccino, è difatti impegnata nelle riprese di un nuovo film. “Se sta ferma è nervosa!” – ha ironizzato il regista, in occasione dell’evento. Anche noi VelvetMAG eravamo presenti, per raccogliere le testimonianze dei diretti interessati.
A casa tutti bene – La serie, il primo family drama di Sky diretto da Gabriele Muccino avrà una seconda stagione
Ad aprire l’evento è stato dunque Gabriele Muccino, il quale ha raccontato la sua esperienza sul set. Per il regista, infatti, il progetto ha comportato non poche difficoltà, su più fronti. Primo fra tutti, la capacità di riuscire a trasporre il lungometraggio in un’esperienza totalmente diversa. Il regista ha difatti ammesso: “Mi sono imposto di non cambiare linguaggio, di non attenuare gli spigoli. Ho pensato con presunzione di portare il cinema alla televisione e sono molto soddisfatto. […] Viaggiamo con loro (i personaggi, n.d.r.) e soffriamo con loro: è un gioco di specchi che è bello estendere anche a un pubblico più ampio e anche più giovane.”
Altre difficoltà sono state rappresentate dal riuscire a giostrarsi con un cast corale composto da diciotto nomi e dai tempi stretti delle riprese, che sono iniziate a marzo. Insomma, una sfida su Sky ha deciso di puntare, producendo il suo primo family drama, affidandone la regia a Muccino. “Abbiamo deciso di scrivere subito la seconda stagione” – ha inoltre annunciato Antonella D’Errico, promettendo il seguito delle vicende dei Ristuccia e Mariani. A tal proposito, Gabriele Muccino ha ironizzato: “Avevo anche pensato a un altro regista che potesse sostituirmi, ma…” suscitando un’ovazione in sala. D’altronde, A casa tutti bene nasce come un prodotto di matrice mucciniana e solo lui può proseguirne le vicende. E riguardo alla fiducia affidatagli da Sky, il regista ha confessato: “Io posso fare cose accettabilmente buone solo quando ho la libertà di seguire l’istinto, non di razionalizzarlo.”
Dal canto suo, Barbara Petronio ha inoltre rimarcato la sintonia che si è venuta a creare sul set, chiosando: “Abbiamo lavorato con una parola d’ordine che era dialogare. […] Ci siamo confrontai su quelli che erano i personaggi del film e abbiamo stimolato Gabriele ad aggiungere elementi di novita, creando un family drama mucciniano.”
Gabriele Muccino in arrivo con A Casa tutti bene – La serie svela le sue serie preferite
“L’idea della serie mi e venuta solo quella volta, girando A casa tutti bene. […] Ho fatto un cast molto attento, alcuni di loro hanno fatto anche trenta provini, altri solo uno perché erano già perfetti. Avevo bisogno del miglior posizionamento per fare in modo che la serie non fosse meno del film.” – ha confessato poi Muccino, in merito al lungometraggio. D’altronde, lo show non è legato al film, ma ne riprende lo snodo narrativo con i medesimi personaggi, interpretati da un cast completamente rinnovato. Rispetto alla sensazione claustrofobica suscitata dall’ambientazione isolana, Muccino ha optato per una location a più ampio raggio, rappresentata da Roma. Ma ne traspone tutti i buchi affettivi, le mancanze, i conflitti tra fratelli.
“Il comun denominatore tra la serie e il film, ma anche con gli altri film e i fatto che io abbia un’innata propensione per la leadership. È una sintonia tangibile che ho sentito anche con attori del calibro di Russell Crowe che è uno che litiga con i muri. (ride) Penso che abbiano sentito l’amore che ho per i loro personaggi e i loro talenti e si e creata questa sinergia.” Riguardo al lavoro condotto con i propri interpreti, inoltre, il regista ha spiegato: “Visto che non sopporto le cose simulate e posticce cerco di suscitare reazioni emotive, anche forti.”
In merito al suo rapporto con la serialità, il regista si è detto molto selettivo. Il regista ha difatti ammesso che, così come per il lavoro quasi maniacale sul set, scegli con cura anche i prodotti con cui intrattenersi: “Se dopo 15 venti minuti non mi prende io stacco.” – proseguendo – “Ma ci sono alcune cose che sono cinema o comunque televisione di alta qualità.” E, tra le serie citate da Muccino, spiccano Scene da un matrimonio, La Regina di scacchi ed Escape at Dannemora. Un panorama dunque tutto estero, a cui A casa tutti bene – La serie, sembra aspirare con successo. Lo show sarà infatti distribuito all’estero da Beta Film Distribution come è stato assicurato in occasione dell’evento odierno. La società, infatti, sta attendendo il passaggio in Italia.
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