Mentre oggi 15 dicembre hanno ricevuto il vaccino contro il Covid i primi 5 bambini italiani sotto i 12 anni all’Istituto Spallanzani di Roma, per i parlamentari della repubblica resta l’obbligo del Green Pass. Non si può, cioè, entrare in Parlamento senza esibirlo.
Covid, obbligo vaccinale
Non si vede, del resto, per quale motivo se ogni cittadino che si reca al lavoro deve dimostrare di avere il Pass anti Covid, i rappresentati degli elettori non debbano fare altrettanto quando si recano alla Camera o al Senato. Tanto più che oggi è entrato in vigore l’obbligo vaccinale per il tutto il personale scolastico, sanitari del soccorso e forze dell’ordine.
Bocciato il ricorso di Paragone
La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il conflitto tra poteri sollevato dal senatore del gruppo misto Luigi Paragone. Assieme a lui un gruppo di deputati che fa capo a Pino Cabras (L’ Alternativa c’è). Tutti parlamentari che si erano ribellati all’obbligo anti Covid introdotto nei mesi scorsi. La Corte ha ritenuto che dai ricorsi non emerga alcuna manifesta lesione delle attribuzioni proprie dei membri di Camera e Senato. “La pronuncia odierna della Corte Costituzionale conferma la validità delle disposizioni deliberate dal Collegio dei questori. Anche i senatori, al pari di qualsiasi altro cittadino, devono infatti rispettare le regole previste nell’ordinamento generale per tutta la collettività“. Lo affermano in una nota congiunta i senatori questori Antonio De Poli, Paolo Arrigoni e Laura Bottici.
Vaccino ai bambini nel Lazio
La decisione giunge alla vigilia della campagna vaccinale per i bambini fra i 5 e gli 11 anni. E nel giorno in cui il Lazio l’ha anticipata. Quelli vaccinati allo Spallanzani di Roma sono i primi cinque piccoli. “Si tratta di bambini tra i 6 e 9 anni e sono i primi vaccinati in Italia – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – La somministrazione è avvenuta alle 15. I nostri operatori si sono trasformati in clown per far vivere questo momento come una festa“. Sono circa mille i bambini che riceveranno il vaccino anti Covid. Per Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, “vi sono evidenze che mostrano come una percentuale di circa il 7% dei bambini può sviluppare sintomi prolungati del Long Covid. Questi numeri esprimono perché dobbiamo salutare con gioia il fatto che le famiglie italiane possono usufruire dell’opportunità di vaccinare i bambini“. Vaccinare i più piccoli, inoltre, “rende possibile garantire la frequenza scolastica, la didattica in presenza e le attività ludico-ricreative “. Tutte attività che dobbiamo considerare “molto importanti per un adeguato sviluppo psichico“.
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