Dall’uscita di Parasite di Bong Joon-ho, la Corea del Sud ha spostato il focus dell’audiovisivo dagli Stati Uniti, incentrandolo su di sé. Oltre al capolavoro Premio Oscar, che ha conquistato la Palma d’Oro a Festival di Cannes nel 2019, il Paese si è imposto anche sul piccolo schermo grazie Squid Game. In breve tempo, la serie evento targata Netflix – nata dalla mente di Hwang Dong-hyuk – è divenuta un vero e proprio caso mediatico. Grazie ai suoi oltre 130 milioni di utenti raggiunti, ha conquistato il titolo di produzione seriale di maggior successo della piattaforma di streaming video. Conseguentemente, ha permesso a Lee Jun-jae, il Seong Gi-hun della serie – noto anche come n. 456 – di farsi conoscere dal grande pubblico anche al di fuori della Corea del Sud.
Prima di giostrarsi tra prove mortali nella serie Netflix, Lee Jung-jae vantava una carriera che, a partire dagli Anni ’90, lo ha portato a dividersi tra piccolo e grande schermo. Nato a Seul il 15 dicembre 1972, l’interprete è salito alla ribalta grazie a pellicole del calibro di Dinosaur Teacher e Sandglass. Grazie a Jeongsa, noto a livello internazionale con il titolo di An Affair (1998) e al successivo City of the Rising Sun (1999), avviene la sua consacrazione definitiva in Corea del Sud. Ciononostante, quella che sembrava una stella in rapida ascesa comincia a perdere di lucentezza negli anni successivi, a causa di alcuni flop al botteghino che avrebbero potuto costargli la carriera. A partire dal 2010, dopo la battuta d’arresto, Lee Jung-jae torna di nuovo sulla cresta dell’onda, grazie a The Housmaid che quello stesso anno approda al Festival di Cannes.
Ma la consacrazione internazionale per l’interprete arriva principalmente dal ruolo di numero 456 in Squid Game. Come è ormai noto, lo show ideato da Hwang Dong-hyuk racconta le vicende di centinaia di persone che, oppresse dai debiti, decideranno di partecipare a una misteriosa gara composta da sei prove. Ben presto si renderanno conto che ciascuna di esse si rivelerà letale: chiunque venga eliminato dalla competizione, infatti, finisce col fare una brutta fine. In palio per il vincitore, un montepremi che cresce di 100 milioni ₩ per ogni vittima dei giochi, per un totale di 45.6 miliardi (circa 33 milioni di euro).
Ad oggi, grazie alla sua interpretazione nel k-drama di Netflix, Lee Jung-jae è noto anche al di fuori dei confini sudcoreani. La sua fama ha attirato su di sé l’attenzione del pubblico internazionale, curioso di conoscere alcuni dettagli su di lui. Di seguito, dunque, alcune chicche che potrebbero aiutarci a conoscere meglio l’interprete 49enne, la vera star di Squid Game:
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