Si dice spesso, ed è vero, che durante l’emergenza pandemia, il nostro Paese ha sofferto molto e nell’anno che sta per concludersi e in quello che sta per aprirsi lo sport è stato una risposta di speranza e di ottimismo, offerta al Paese dal mondo sportivo olimpico e paralimpico“.  Sono partite ufficialmente con queste parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella le Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Nell’atto della consegna del Tricolore nelle mani delle delegazioni italiane. A riceverlo gli alfieri Sofia Goggia – per la squadra olimpica – e il paralimpico Giacomo Bertagnolli.

Olimpiadi invernali: Mattarella consegna il suo ultimo Tricolore

Per sette anni lei è stato il nostro Presidente, il nostro faro“. Usa queste parole il n.1 del CONI Giovanni Malagò, per ringraziare il Capo dello Stato in occasione della sua ultima cerimonia di consegna del Tricolore. “Le diciamo grazie questo ennesimo incontro è una formidabile sottolineature della sua infinita, costante, umana, competente attenzione nei confronti dello sport italiano. In sette non c’è stata una volta in cui di fronte a nostra istanza non abbia dimostrato di ascoltarci, aiutarci, volerci bene“.

Un amatissimo Presidente che ha accompagnato spesso le imprese degli Azzurri. Come accaduto con i Giochi estivi di Tokio 2020, le vittorie della Nazionale di calcio, di volley – maschile e femminile -, Matteo Berrettini. Le gare si svolgeranno a Pechino da venerdì 4 a domenica 20 febbraio. Hanno in comune i giorni: quelli in cui terminerà il settennato di Mattarella sul Colle,  i nostri atleti scenderanno “in pista”. Magari ricordando al momento delle gare alcuni passaggi del discorso del Capo dello Stato sui sacrifici fatti per preparare questo appuntamento: “Avete smentito il cliché di un popolo indisciplinato, di chi confonde con questo l’attitudine alla fantasia, alla creatività, all’inventiva. Avete pur nella difficoltà dell’emergenza pandemica, trovato modalità diverse di allenarvi e di tenervi in forma“.

Che Olimpiadi saranno?

La squadra si è preparata bene, nonostante le difficoltà dovute al Covid, che sono particolarmente pesanti per gli sport invernali.” – ha spiegato lo stesso Malagò a margine della cerimonia al Quirinale. “Come a Tokyo, anche in questa occasione potremo tornare a vincere in discipline in cui il podio manca da tempo“.

Intanto come riporta l’AGI, gli organizzatori hanno rafforzato le regole per gli atleti e lo staff delle delegazioni che saranno nella capitale cinese da febbraio prossimo. In primis tutti dovranno aver completato il ciclo vaccinale almeno 14 giorni prima di recarsi in Cina, per potere essere esentato dall’isolamento centralizzato. In particolare raccomandano che abbiano ricevuto anche il richiamo. Chi opererà all’interno delle bolle olimpiche, poi, dovrà sottoporsi quotidianamente al tampone, e sarà autorizzato a viaggiare solo a bordo di veicoli speciali per gli spostamenti verso i luoghi designati. Chi dovesse risultare positivo sarà sottoposto all’isolamento e saranno attuate “misure decisive per bloccare la catena di trasmissione“. Ridotte al minimo le attività sociali, si raccomanda di indossare sempre le mascherine e cercare di evitare spazi ristretti e assembramenti.

Il 2021 è stato un anno straordinario per lo sport italiano, lo dicono i numeri e tutti i parametri. Per alcuni irripetibile, e forse hanno ragione – ha chiosato Malagò – ma a noi uomini dello sport piacciono le sfide, e questa è la sfida del futuro“.

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