Il 2022 è cominciato all’insegna di una vera e propria escalation dei contagi da Covid in tutta Europa. In Italia il 4 gennaio se ne sono registrati oltre 170mila, di cui 50mila nella sola Lombardia. Entro gennaio si rischiano 200mila nuovi casi al giorno. Magra consolazione: è disponibile la pillola Merck. Il Governo Draghi tenta di correre ai ripari e oggi 5 gennaio varerà una nuova stretta in Consiglio dei ministri.

Over 60: 1,2 milioni non vaccinati

Tra le ipotesi in campo spunta l’obbligo vaccinale per i soggetti fragili, in alternativa all’imposizione del Super Green Pass a tutti i lavoratori. Le persone più a rischio sono 1,2 milioni di over 60 ancora senza neppure una dose anti Covid. Sono quelli che affollano ospedali e terapie intensive. Il premier Mario Draghi ha fatto il punto con i ministri Roberto Speranza, Patrizio Bianchi, Roberto Brunetta e con il commissario Francesco Figliuolo.

Covid, il plateau non c’è ancora

Il Cdm potrebbe arrivare dopo una cabina di regia politica perché nella maggioranza le distanze restano, in particolare sull’estensione del Super Green Pass. I numeri, spinti dalla variante Omicron, fanno segnare giorno dopo giorno nuovi picchi di contagi e vittime. Più morti dei 259 del 4 gennaio non si registravano dallo scorso 30 aprile. Ma il peggio deve ancora venire. Gli esperti prevedono un’ulteriore crescita del Covid nelle prossime settimane prima che si raggiunga il plateau. In terapia intensiva finiscono 526 non vaccinati over 60 su un milione contro i 33 immunizzati su un milione.

Verso l’obbligo di vaccino per tutti

L’imperativo è quindi di raffreddare la curva Covid. Il Super Green Pass per tutti i lavoratori vede la contrarietà della Lega, non convince il M5S e suscita dubbi anche nel PD, che preme invece per l’obbligo vaccinale. I leghisti non si opporrebbero invece all’obbligo di vaccino per le categorie fragili. Ma la maggioranza si divide anche sullo smart working. L’ipotesi dell’obbligo vaccinale sarebbe spuntata invece nel corso della Conferenza delle Regioni.

Covid, il punto sulla scuola

L’altro capitolo sul quale è aperta la discussione è la scuola, vista l’ascesa dei contagi tra i giovani e l’ormai imminente ritorno nelle aule il 10 gennaio. Il ministro Bianchi ha visto Draghi e poi i sindacati ed ha ribadito che la priorità è stare in presenza. Ci sarà però una revisione del numero di contagi che fa scattare la Dad per tutta la classe. Con un aumento soprattutto per fasce di età che hanno una copertura vaccinale più elevata. La proposta delle Regioni prevede lo stop alla frequenza con un solo alunno positivo; la soglia è aumentata a due per le scuole primarie e secondarie di primo grado.

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