Amadeus apre la terza serata di Sanremo con un omaggio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel giorno del suo secondo giuramento. Il conduttore, nonché direttore artistico della 72esima edizione del Festival, esprime gratitudine per il Capo dello Stato: “Oggi come tutti sapete è un bel giorno per il nostro Paese, per la Repubblica Italiana – esordisce Amadeus – Il presidente Sergio Mattarella ha prestato giuramento ed è tornato al Quirinale. Vorrei in modo irrituale rivolgermi a lei per augurarle buon lavoro”.
Nel discorso di insediamento al Parlamento, il Presidente ha sottolineato l’importanza della cultura e dell’arte. Come del teatro, del cinema e della musica. E in merito alla nota di ringraziamento, Amadeus passa ad un omaggio musicale che ricorda l’ultimo concerto di Mina alla Bussola di Viareggio a cui ha assistito Mattarella, sua moglie e il fratello Piersanti nel 1978. Il pezzo che l’orchestra del Festival gli dedica è Grande, Grande.
A Sanremo l’astro nascente del ciclismo italiano Elisa Balsamo: Giusy Ferreri apre la terza serata canora
Nella platea seduta in prima fila al Teatro Ariston è presenta la campionessa di ciclismo Elisa Balsamo. Raggiunta dal conduttore la Balsamo accolta da un fragoroso applauso regala ad Amadeus la maglia con la quale ha vinto i campionati mondiali. Con questo dono si apre dunque la terza serata del Festival di Sanremo, che accoglie la prima cantante in gara ad esibirsi sul palco del Teatro Ariston: Giusy Ferreri con la sua Miele.
Sanremo 2022 prosegue con l’esibizione Highsnob e Hu che arrivano nella città ligure con il singolo Abbi cura di te. Un brano che unisce il pop ed il rap con l’elettronica, “strumenti” che fanno da cornice al testo che riflette sul dolore per la fine di una relazione, che ruota attorno al concetto dell’abbandono.
Drusilla Foer: la nobildonna toscana co-conduttrice della terza serata sanremese
Il Festival della canzone italiana prosegue con la sua kermesse che questa sera vivrà il suo “giro di boa” con i 25 big in gara sul palco del Teatro Ariston. Dopo il delicato e avvolgente testo della canzone Sei tu, cantata da Fabrizio Moro, Amadeus presenta colei che lo affiancherà nel corso della serata. Elegantissima, Drusilla Foer fa la sua apparizione in cima alle scale del Teatro. L’ironica nobildonna toscana, star del web e della tv, si presenta vestita in blu e intenta a cantare. Ma il conduttore la ferma subito. Le spiega che non è in gara: “Lei è la mia compagna di viaggio”. “Senta, coso – replica la conduttrice – come si chiama? Amedeo? Se ne vada oppure mi chiami il direttore artistico!” La spiccata verve della Foer riempie il Teatro Ariston e accompagna l’ingresso del prossimo cantante in gara: Massimo Ranieri.
Amadeus: “Per la prima volta al Festival di Sanremo Cesare Cremonini”
È uno degli ospiti più attesi di questa terza serata di Sanremo. Cesare Cremonini incanta l’Ariston con un medley dei suoi più grandi successi. Per la prima volta il cantante bolognese sale sul palco del Festival e dopo aver intonato i suoi più celebri brani, Cremonini dinanzi la platea esclama la sua emozione: “Momento magico. Grazie! È un onore, enorme suonare per voi, per questa meravigliosa orchestra, per tutta l’Italia di Sanremo.”.
Amadeus saluta Cesare Cremonini annunciando che ci sarà nel corso della serata un’altra sorpresa che vedrà il cantante bolognese nuovamente sul palco dell’Ariston. La kermesse segue un ritmo incalzante. Dopo la spumeggiante esibizione di Ditonellapiaga e Rettore con Chimica, seguono Michele Bravi che al Festival canta la sua Inverno dei fiori e Rkomi con Insuperabile.
Drusilla Foer: cambio d’abito per la co-conduttrice della terza serata sanremese
Sul palco del Teatro Ariston torna il duo Mahmood e Blanco in testa alla classifica provvisoria che ha chiuso la prima serata del Festival, poi superati solo da Elisa. E con Brividi i due cantanti hanno nuovamente emozionato il pubblico in sala che ha continuato a manifestare il proprio consenso subito dopo la nota di chiusura del loro brano in gara.
Entra Drusilla Foer vestita da Zorro. Dopo un primo ingresso accompagnato da un siparietto con Amadeus, la co-conduttrice della terza serata stupisce ancora, questa volta con un travestimento: “L’ho fatto per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura, un uomo travestito, sicché mi sono travestita”.
Messi da parte cappello, maschera e baffetti neri, la Foer annuncia il dodicesimo cantante in gara: Gianni Morandi. L’artista è pronto a cantare la sua canzone scritta da Jovanotti, dal titolo Apri tutte le porte.
Sul palco dell’Ariston torna Cesare Cremoni: la platea in visibilio sotto le note di 50 special
Cambio d’abito anche per Cesare Cremonini che raggiunge nuovamente il centro del palco indossando un outfit brillante per l’occasione: “Mi sento grato, Sanremo mi dà la possibilità di tornare a fare un concerto. Tornare a cantare negli stadi vuol dire che l’Italia sta bene. Siamo collegati”. Seduto al pianoforte Cesare Cremonini si esibisce per la seconda volta sul palcoscenico del Festival cantando il suo nuovo singolo dal titolo La ragazza del futuro. Lo show continua con un must della musica italiana. Amadeus chiede al pubblico di alzarsi per intonare tutti insieme 50 Special. La platea è in visibilio. Al Teatro Ariston si ballano gli Anni Duemila.
Saviano al Festival porta il coraggio di Falcone e Borsellino
Sul palco del Teatro Ariston si ripetono i codici per votare i big in gara e la serata continua ad intrattenere la platea in sala ed il pubblico a casa. Il prossimo ad esibirsi è Tanania. Il giovane cantante con Sesso occasionale vuole conquistare il pubblico mainstream, portando sul palcoscenico della Canzone Italiana un pizzico di leggerezza. In bianco torna Elisa dopo 21 anni di assenza nella citta dei fiori. Dopo la celebre Luce (tramonti a nord est), brano che vinse al Festival di Sanremo del 2001, la cantante per la 72esima edizione porta un brano poetico dal titolo O forse sei tu, ed incanta nuovamente la platea del Teatro Ariston.
Ariston in piedi nel ricordo del sacrificio dei martiri di Capaci e via d’Amelio, nella ricorrenza del trentennale delle stragi che costarono la vita ai giudici Falcone e Borsellino con le loro scorte. La platea in piedi celebra l’anniversario mentre il conduttore del Festival annuncia sul palco Roberto Saviano: “Ricordare non è un atto passivo”, sottolinea lo scrittore. “Ricordare deriva da re-cordare. Perché per gli antichi era il cuore il luogo del ricordo. Ricordare Falcone e Borsellino significa metterseli nel cuore…”.
Il monologo di Roberto Saviano si chiude con un brano di un tema di Rita Atria: “Se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo“, e per lo scrittore è standing ovation.
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