Sabrina Ferilli, la straordinaria carriera della star “Giallorossa” che chiuderà Sanremo 2022
L'interprete romana è la co-conduttrice dell'ultima serata della kermesse musicale: ripercorriamone la carriera
“Certe notizie è meglio riceverle da seduti.” Sdraiata sul proprio divano, con un’espressione che tradisce una gioia incontenibile – come darle torto? – alcune settimane fa Sabrina Ferilli ha ufficializzato la propria presenza al Festival di Sanremo 2022. Terzo per la star romana, dopo il debutto come co-conduttrice nel 1996, al fianco di Pippo Baudo e Valeria Mazza, e il ritorno in qualità di ospite nel Sanremo di Gianni Morandi del 2012, in cui ci ha offerto un’emozionante versione di Roma nun fa la stupida stasera.
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Carismatica, verace e splendidamente romana, nell’accezione più ampia del termine, Sabrina Ferilli è tra i volti più amati del piccolo schermo. Quale modo migliore, dunque, per chiudere la 72esima edizione del Festival della Canzone Italiana se non con la sua travolgente ironia? Amadeus infatti non ci ha pensato due volte, alzando la cornetta del telefono per la fatidica chiamata. Tutto, pur di accaparrarsi “una delle attrici più amate dal pubblico italiano, una donna che unisce bellezza, talento e simpatia.” – come ha spiegato il conduttore e direttore artistico della kermesse.
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Sabrina Ferilli, la carriera di “una donna come tante” (che piace a tutti)
“Non sono la perla dentro all’ostrica o Venere sulle onde. Sono una donna come tante.” Dice di sé Sabrina Ferilli, che con i suoi personaggi passionali e struggenti può aver anche diviso i telespettatori, ma di sicuro non ha lasciato indifferente nessuno. Cresciuta a Fiano Romano, ha iniziato la sua carriera dapprima in ruoli minori partire dagli anni Ottanta, come in Caramelle da uno sconosciuto (1987). Nel 1990 il regista Alessandro D’Alatri la volle in Americano rosso, conferendole maggiore notorietà. A partire dagli anni Novanta, infatti, l’interprete ha lavorato al fianco di attori del calibro di Enrico Montesano e Renato Pozzetto. Il successo, tuttavia, arrivò l’anno successivo con La bella vita di Paolo Virzì, grazie al quale trionfa ai Nastri d’Argento come miglior attrice protagonista. Con Virzì ha collaborato nuovamente per il celebre cult della commedia italiana, Ferie d’agosto.
Il 1996 ha segnato per Sabrina Ferilli il debutto sul palco dell’Ariston, come co-conduttrice al fianco di Pippo Baudo e Valeria Mazza. È a partire dall’approdo sul piccolo schermo, infine, che ha conosciuto la consacrazione definitiva, sebbene il suo status quo di star sia legato al celebre spogliarello al Circo Massimo, a seguito della vittoria dello scudetto da parte della Roma – di cui Sabrina Ferilli non ha mai nascosto di essere tifosa. Nel corso degli anni più recenti, ha conquistato il pubblico, oltre che per i cosiddetti cinepanettoni, anche per le fiction divenendo uno dei volti di punta di Canale 5. In particolar modo, ha stretto un sodalizio artistico con Simona Izzo e Ricky Tognazzi, che l’hanno diretta in L’amore strappato e Svegliati amore mio.
Vincitrice di sei Nastri d’Argento, altrettanti Ciak d’Oro e candidata quattro volte ai David di Donatello, è stata inoltre una delle protagoniste indiscusse del Premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Insomma, quella di Sabrina Ferilli è senza dubbio una carriera che ben poche possono vantare e, già solo per questo, sappiamo che non deluderà le aspettative.
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