C’è stata tanta Italia nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, che si sono chiuse rivelando lo strapotere della Norvegia con 37 podi e ben 16 medaglie d’oro; staccando nettamente la Germania con 27 (12 ori) e sul gradino più basso del podio la Cina, padrona di casa, con 15 medaglie (9 ori). Il medagliere finale azzurro ci vede 13esimi con 17 podi e le nostre atlete grandi protagoniste: due ori, sette argenti e otto bronzi. La seconda edizione più ricca della storia dei giochi invernali dopo Lillehammer 1994, quando chiudemmo con 20 medaglie. Una sola massima vittoria individuale quella di Arianna Fontana; l’altra è arrivata con la prima assoluta del duo di curling composto da Stefania Constantini e Amos Mosaner.

Il passaggio di consegne: da Pechino 2022 a Milano-Cortina 2026

Imponente la cerimonia che, alla presenza del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, e del presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, chiude la ventiquattresima edizione delle Olimpiadi invernali.

Nel Nido d’uccello, come è chiamato lo stadio nazionale di Pechino 2022, è presente anche la delegazione azzurra guidata dalla portabandiera Francesca Lollobrigida, che ha raccolto fisicamente il testimone per Milano-Cortina 2026. Arianna Fontana, tre medaglie in questa edizione e italiana più vincente della storia delle Giochi Invernali, viene portata in spalla dai compagni.

Presenti sia il sindaco di Milano, Beppe Sala, che quello di Cortina, Gianpietro Ghedina, in veste di orgogliosi “sbandieratori” della bandiera a cinque cerchi, durante l’inno di Mameli, cantato da Malika Ayane con l’accompagnamento dal violinista Giovanni Andrea Zanon. Appare sulla pista di ghiaccio la cartina del nostro Paese nel blu del Mar Mediterraneo. Al termine due bambini, Vittorio e Gloria, rispettivamente da Milano e Cortina hanno sospinto un globo che apre la parte ideata da Marco Balich, con i due artisti che rappresentano  montagna e città in un passo a due, con sullo sfondo i simboli della bellezza italiana e il benvenuto dai  governatori del Veneto Luca Zaia e della Lombardia Attilio Fontana in lingua cinese.

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