Chopstick! Non c’è tre… senza quattro: il nuovo ristorante giapponese a Roma
La catena di ristorazione apre la sua quarta sede nel quartiere Prati, zona nel centro della Capitale
Chopstick, la catena romana di ristornati giapponesi, apre la sua quarta sede nel quartiere Prati in via dei Gracchi 268; immerso nel cuore della Capitale. Dopo le tre sedi nei quartieri Cassia, Parioli e Trastevere, prende vita la nuova location tra “spazio, colori e cucina orientale“. Il locale ha aperto le sue porte il 29 dicembre scorso e oggi Filippo Rutigliano, direttore della sede di via Gracchi, ne racconta alcuni interessanti dettagli.
“Abbiamo fatto delle scelte ben precise che, oltre a caratterizzarne profondamente l’offerta gastronomica, hanno reso questo locale unico e profondamente diverso rispetto agli altre tre già esistenti“. Lo spiega nella nota ufficiale di presentazione, il direttore di Chopstick Prati. Quello che, infatti, potrebbe colpire ogni ospite, varcando la soglia della nuova sede della catena di ristoranti giapponesi sono, senza dubbio, spazio e colori.
La location dall’atmosfera surreale
Chopstick Prati si compone di una superficie di 700 mq che offre ai clienti 200 coperti; location resa affascinante dal gioco di luci e colori che immerge l’ospite in: “Un’atmosfera quasi surreale“. Il locale è diviso in diverse salette, che si trovano sia nello spazio interno che esterno; ogni sala è poi allestita in maniera originale che porta a distinguerla dalle altre.
Come rivela la nota, infatti, ogni saletta ha un nome piuttosto evocativo; la sala dell’Angelo, ad esempio, presenta un’altalena con un paio di ali realizzate con delle piume dove sarà possibile scattarsi foto e selfie da condividere sui social. Come spiega ancora il direttore Filippo Rutigliano, infatti: “Chopstick Prati con il suo stile radical kitsch, vogliamo che diventi il locale più instragrammato della Capitale!“. I colori che caratterizzano il locale ne conferiscono una nota distintiva; il verde e il fucsia sono le tonalità prevalenti e come sottolinea la nota: “Del resto, un luogo kitsch non è certamente un posto qualunque e l’immagine deve rimanere impressa nella mente a lungo e vi assicuriamo che sarà così per Chopstick Prati“.
La proposta gastronomica di Chopstick Prati
I piatti di Chopstick Prati si compongono di sushi, sashimi, cucina cinese e interessanti creazioni fusion. Il menù proposto dal ristorante, pur rispettando l’impronta orientale, offre anche piatti che fondono: “Culture, sapori e ingredienti diversi tra loro“. La proposta si snoda anche attraverso la presenza di alcuni piatti vegani, vegetariani e gluten free; l’idea è quella di fornire a tutti gli ospiti la possibilità di scegliere piatti più adatti alle loro esigenze.
Il brand Chopstick è accomunato dalla formula ‘all you can eat‘; a tal proposito chiarisce Filippo Rutigliano: “Qui nella sede di Prati però, abbiamo ideato una proposta gastronomica che se da una parte sposa la linea generale del brand dall’altra si diversifica dal menu tipico del mangio quanto voglio“. Le varie portate, infatti, sono pensate e calibrate anche nella quantità; questo consente ai clienti di concentrarsi, più che sulla quantità, sulla qualità delle pietanze offerte.
I piatti cult e la “coccola” finale
Per quanto riguarda i piatti, tanti sembrano essere diventati in brevissimo tempo dei signature dish; tra questi le polpettine fritte di salmone, il polpo rosticciato su hummus di edamame, così come la polpettina fritta di salmone o il fiore di zucca con ricotta e salsa teriyaki. A questi si aggiungono, inoltre, tutte le selezioni di sushi e sashimi realizzati dal Maestro del Sushi con materie prime freschissime. Chopstick Prati, in più, come tiene a sottolineare la nota ha: “Altri due assi nella manica in grado di accogliere e far tornare, anche i clienti più esigenti“.
In questo senso il ristorante offre, infatti, tutta l’offerta mixology grazie alla presenza di un comodo bancone dove sedersi per un aperitivo prima di cena o un drink per concludere la serata. La carta dei cocktail conta oltre 30 drink realizzati al momento da un bartender professionista. E infine come: “Ciliegina sulla torta” una “coccola” speciale. “La coccola del sigaro che arriva insieme al distillato poco prima di salutarsi. Tutti i clienti che vorranno concedersi un momento di ‘fumo lento’ hanno a disposizione la sala esterna perfettamente riscaldata“.
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