Sono tantissimi gli scrittori, oltre mille, di tutto il mondo che hanno unito la propria voce per manifestare contro lo spargimento di sangue in Ucraina causato dall’invasione russa. Margaret Atwood e altre penne hanno scritto una lettera aperta. Questa è stata tradotta anche in russo, a sostegno della popolazione ucraina. 

Da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina, il mondo intero ha iniziato a trattenere il fiato. La guerra, termine abolito e proibito da Vladimir Putin nella sua nazione, ha ucciso migliaia di soldati di entrambe le fazioni e messo in ginocchio un intero paese, costringendo oltre un milione di cittadini alla fuga. E sono stati tantissimi gli scrittori di tutto il mondo a dimostrare la propria solidarietà all’Ucraina.

Gli scrittori sostengono l’Ucraina

Scrittori come Margaret Atwood, famosa a livello globale per Il racconto dell’ancella. La scrittrice canadese, 82 anni, è stata avvistata a Toronto, è scesa in piazza a protestare sventolando la bandiera giallo-azzurra. E non è stata l’unica. Oltre mille scrittori hanno alzato la propria voce, chiedendo la fine dei conflitti, aspirando ad un cessate il fuoco e mettendo fine all’invasione dell’Ucraina. Anche il Premio Nobel turco Orhan Pamuk ha dimostrato solidarietà al popolo ucraino, così come la scrittrice bielorussa Svetlana Alexievitch.


Alcuni scrittori hanno unito le forze e la voce, scrivendo una lettera aperta in cui chiedevano alla Russia di cessare il fuoco e di mettere fine allo spargimento di sangue. Una lettera aperta tradotta anche in russo, ucraino e arabo da parte dell’associazione mondiale degli scrittori PEN International, come riporta l’Ansa. Oltre agli autori già menzionati, hanno firmato la lettera Salman Rushdie, Paul Auster, Jonathan Franzen e Colm Toibin. E ancora la polacca Olga Tokarczuk e la vincitrice del Nobel per la pace Maria Ressa.

Nella lettera si legge: “Noi, scrittori di tutto il mondo, siamo sconvolti dalla violenza scatenata dalle forze russe contro l’Ucraina e chiediamo con urgenza la fine dello spargimento di sangue. Siamo uniti nella condanna di una guerra insensata, condotta dal rifiuto del presidente Putin di accettare i diritti del popolo ucraino di discutere la loro futura fedeltà e storia senza l’interferenza di Mosca. Siamo uniti per sostenere scrittori, giornalisti, artisti e tutto il popolo ucraino, che sta vivendo i suoi momenti più bui“.

A conclusione, gli autori aggiungono: “Tutti gli individui hanno diritto alla pace, alla libera espressione e alla libera riunione. La guerra di Putin è un attacco alla democrazia e alla libertà non solo in Ucraina, ma in tutto il mondo. Restiamo uniti nel chiedere la pace e la fine della propaganda che alimenta la violenza. Non ci può essere un’Europa libera e sicura senza un’Ucraina libera e indipendente. La pace deve prevalere“. Anche la scrittrice russa Ljudmila Ulickaya ha firmato la lettera. Quest’ultima si è espressa anche in solitaria, spiegando: “Possiamo solo indovinare cosa diranno i libri di testo di storia tra cinquant’anni. Dolore, paura, vergogna: questi sono i sentimenti che proviamo oggi. È assolutamente necessario – ha concluso – fermare questa guerra, che si scatena sempre di più ogni minuto che passa, e resistere alla falsa propaganda con cui tutti i media stanno inondando la nostra popolazione“.

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