Primo pianoRoyal Life

Juan Carlos: il tribunale rifiuta l’immunità per le accuse di molestie

Il re emerito spagnolo dovrà difendersi in tribunale dalle accuse della sua ex amante

L’ex re spagnolo Juan Carlos I affronterà il processo per presunte molestie. A stabilirlo è stato un tribunale britannico, che ha respinto la sua richiesta di immunità penale. La sua ex amante, Corinna zu Sayn-Wittgenstein, ha presentato contro di lui le accuse nel Regno Unito.

Ieri giovedì 24 marzo, un giudice dell’Alta Corte inglese ha stabilito che Juan Carlos di Spagna non godeva dell’immunità reale rispetto all’accusa poiché i fatti riguarderebbero atti privati e non azioni legate al governo.

Lo scorso dicembre, il team legale dell’ex sovrano, che ha abdicato da anni e non vive in Europa, aveva chiesto il riconoscimento dell’immunità.

In tribunale le accuse di molestie contro l’ex re di Spagna Juan Carlos

L’ex sovrano spagnolo è stato accusato di molestare la sua ex amante, l’imprenditrice danese Corinna zu Sayn-Wittgenstein, conosciuta dai più come Corinna Larsen. I due hanno avuto una relazione per anni. La donna, che vive tra Monaco e Londra, si è separata dall’ex re spagnolo già nel 2009 a seguito di un maggiore controllo da parte dei media e dell’opinione pubblica.

Il giudice dell’Alta Corte inglese, Matthew Nicklin, ha stabilito che, poiché l’accusa contro Juan Carlos riguarda atti privati ​​relativi ad una relazione romantica, l’ex re non può godere dell’immunità legale. Ciò, a cui si erano appellati i suoi avvocati, non può accadere né ai sensi della legge spagnola, né di quella britannica. Il giudice ha stabilito: “Qualunque sia lo status che l’imputato ha ai sensi della legge spagnola e della costituzione, non è più un sovrano o un capo di stato che gode di immunità personale“.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da ADELSWELT von anika helm 👑 (@adelswelt)

Le richieste di Corinna Larsen e le dichiarazioni dei legali

Nel 2020 l’ex coppia è finita nel mirino delle autorità giudiziarie per i rapporti finanziari, compresi i beni detenuti nei paradisi fiscali. In seguito la Larsen ha citato in giudizio Juan Carlos, accusandolo di aver orchestrato minacce dopo la loro rottura e di aver ordinato una sorveglianza illegale a partire dal 2012. Per tali ragioni, dunque, l’ex amante ha richiesto alla Corte un’ordinanza restrittiva nei confronti dell’ex monarca, nonché una somma a risarcimento di “angoscia e ansia”.

Robin Rathmell di Kobre & Kim, lo studio legale che rappresenta la Larsen, ha commentato la sentenza. Il suo legale ha dichiarato che le parole del giudice dimostrano che Juan Carlos “non può nascondersi dietro la sua posizione, il potere o i privilegi. In una nota diffusa dalla stampa, lo studio legale ha aggiunto: “Questo è il primo passo sulla strada della giustizia. I fatti spaventosi di questo caso finiranno finalmente davanti alla Corte“. Finora gli avvocati spagnoli di Juan Carlos si sono rifiutati di commentare la sentenza del tribunale di Londra.

LEGGI ANCHE: Il principe William condanna l’orrore della schiavitù nel discorso in Giamaica, ma non si scusa

Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

Pulsante per tornare all'inizio