“L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.”, dichiarava Marilyn Monroe. E c’è chi di questo diktat ne ha fatto un’ispirazione di vita. Alessandra Cappiello, talentuosa Direttrice Creativa di Morfosis si interroga da anni nelle sue collezioni su ciò che renda unica e splendida una donna.
Non è certo l’omologazione e la banalità, ma il sapersi distinguere e la personalità ciò che infonde il fascino ad una persona. Tutto ciò è sottolineato dalle collezioni del noto brand romano. Abbiamo raggiunto la designer per un’intervista esclusiva nel backstage, subito dopo il successo della sfilata a Palazzo Colonna in cui ha presentato la collezione Morfosis Imperfezioni n. 8 Primavera/Estate 2022. Nell’articolo potrete ammirare le splendide immagini della sfilata di Morfosis nella Coffee House di Palazzo Colonna in anteprima ed in esclusiva per i nostri lettori di VelvetMAG.
Intervista esclusiva ad Alessandra Cappiello, Morfosis
Alessandra Cappiello, la sua è una storia particolare: lascia un futuro certo nel mondo dell’avvocatura per dedicarsi alla moda. Come avviene in lei questa scelta?
Nasco come avvocato, il giorno che ho superato l’esame da procuratore legale, ho deciso che non avrei intrapreso questa professione. La mia è una famiglia di avvocati e magistrati, tranne le mie due nonne, una storica d’arte e l’altra, Anna Grauso, una pittrice diplomata in Belle Arti. Il DNA nel mondo dell’arte scorreva nelle mie vene.
Come inizia la sua carriera di stilista?
All’inizio del mio percorso nel mondo del fashion mi sono buttata a capofitto su un’etichetta indipendente italiana, costruendo le mie basi da zero, ciò mi ha consentito di esplorare il mondo della moda a 360 gradi. Se non avessi avuto questa opportunità non sarei riuscita a fare questo lavoro. Prima di allora non avevo infatti nessuna competenza in ambito moda. Nel 2002 nasce il mio primo brand Metamorfosi, dal 2004 la mia creatura prende l’attuale nome di Morfosis.
Da quel momento si susseguono per lei dei successi sia in Italia e all’estero. In quali Paesi stranieri le creazioni Morfosis hanno sfilato?
In molti, abbiamo organizzato dei fashion show in Giappone, nei Paesi Baltici, a Riga, senza contare gli innumerevoli showroom a Parigi e i trunk show a Londra.
Alessandra Cappiello, il suo brand Morfosis è stato persino finalista al prestigioso concorso Who is on Next? promosso da AltaRoma, che emozioni ha provato in quel momento?
Nel 2008 sotto la direzione di Franca Sozzani, storico Direttore di Vogue Italia, abbiamo ottenuto l’ambito riconoscimento, l’investitura ufficiale che è sinonimo di essere ammessi nel gotha della moda italiana.
Arriviamo al capitolo Imperfezioni n. 8, come nasce questo particolare naming delle sue collezioni?
E’ dovuto all’urgenza di rivendicare l’unicità di ognuno di noi che può risiedere proprio nelle nostre imperfezioni. Al Festival di Sanremo Drusilla recentemente ha riacceso il dibattito proprio intorno a questa tematica. Noi è già da diverse stagioni che con Imperfezioni siamo promotrici di questa filosofia, non di una bellezza perfetta, ma unica, senza canoni prestabiliti. La personalità e l’unicità è data da quelle piccole imperfezioni che rendono particolare ognuna di noi, se non ci fossero saremmo tutte omologate.
Una palette accesa predomina il mood di quella nuova collezione Morfosis Primavera/Estate 2022.
C’è un desiderio di vita, di riappropriarsi dei propri spazi, di tutto ciò che c’è stato precluso in questi ultimi due anni di pandemia. Diversi studi psicologici dimostrano che quando intorno a noi le cose vanno male c’è bisogno di colori vivaci e di luce per tirare su il morale. Ho scelto per questo di avvalermi di fucsia, rossi, rosa, verdi e blu polverosi, è una scala cromatica molto variegata.
Alessandra Cappiello nella nuova collezione Morfosis n. 8 traspare la reinterpretazione di tessuti e delle linee.
Il nostro è un concetto di riuso creativo, di alto artigianato che oggi viene definito come artcycling e inteso come impegno sostenibile contro gli sprechi e l’abuso delle risorse. Superiamo dunque il confine temporale tra una stagione e l’altra e con allegria scegliamo dai nostri armadi e dai nostri archivi capi fuori dal tempo. Ho mixato, abbinato senza limiti temporali o di tendenza diversi tessuti, al fine di creare delle relazioni intriganti di grande raffinatezza. Il nostro è un linguaggio ricco di contaminazioni, che mira a non sprecare e a non danneggiare l’ecosistema. L’utilizzo di ciò che già c’è al fine di evitare gli sprechi.
Abbiamo visto in passerella molti abiti in cotone.
Il tessuto protagonista dell’estate è abbinato a voile di cotone, pizzo sangallo stampato con nostre cromie in chiffon.
Alessandra Cappiello quali sono i capi cult Morfosis della collezione Imperfezioni n. 8 ?
Gli abiti lunghi dall’uso poliedrico sia per il giorno che per la sera, ma anche le tute. Sono tutte creazioni sovrapponibili tra loro, con una base minima di tre pezzi: top, abito, pantaloni, che si posso mixare al fine di dare vita a dei look decisi e trasversali. E’ una collezione che pur avendo una destinazione estiva è molto glamour e al contempo portabile. Non a caso il nostro motto è: “fare dell’ordinario lo straordinario“. E’ una moda che codifica un gusto contemporaneo con rimandi al passato, che non scade del tempo, ha qualcosa in sé di evergreen.
Qual è il vero lusso oggi in termini di moda?
E’ sicuramente acquistare pochi capi, ma di alta qualità. Nel mio armadio spero che ci possano essere degli abiti di cui non posso fare a meno. E’ la filosofia delle nostre nonne: poco, ma buono. Acquistare di meno ci consente di spendere meglio. E’ l’attenzione a la cura dei dettagli che non diventano accessori, ma sostanza del corpo.
Da cosa si lascia suggestionare nelle sue creazioni?
Gli spunti che arrivano in realtà provengono da ricordi di molto tempo fa, che diventano un qualcosa di inconscio che poi riaffiora nella mia mente. L’ispirazione molto spesso è data da donne di carattere.
Non caso tra le personalità che hanno indossato Morfosis c’è anche la Regina del pop, Madonna.
Sì e recentemente le nostre creazioni sono state interpretate anche anche da Victoria De Angelis e Thomas Raggi dei Måneskin e da Nina Zilli.
Alessandra Cappiello cosa lega le sue creazioni alla scelta dello storico Palazzo Colonna?
In primis il legame con il bello, Morfosis è un brand romano, le sue radici hanno assorbito la bellezza della Città Eterna. La nostra griffe ama muoversi in un contesto d’arte e di fascino che nobilita maggiormente le creazioni, in un gioco di rimandi. Mi piacciono le contaminazioni, e il fatto che una linea contemporanea esprima la sua bellezza in un contesto classico di grande fascino dandosi reciprocamente degli spunti. In questa maniera non si interrompe il dialogo della storia della bellezza. Palazzo Colonna è una residenza dal fascino intramontabile, così come un capo Morfosis. Le nostre sono creazioni completamente Made in Italy con una lavorazione sartoriale. I materiali utilizzati sono stati acquistati in Europa ed hanno le certificazioni. C’è ricerca ed attenzione alla sostenibilità e all’ecologia. Il nostro è un prodotto dedicato ad un target che vuole contribuire alla salvaguardia del Pianeta.
La sua cliente tipo?
E’ una donna colta, indipendente, tra i trenta e i sessanta, dinamica, originale, ironica, appassionata del bello, ma soprattutto non omologata e schiava dei diktat del momento, anzi ama distinguersi dalla massa, curiosa di scoprire le novità e protagonista assoluta della sua vita.
La video intervista alla Direttrice Creativa di Morfosis, Alessandra Cappiello: