Anticonformismo, capacità di fare rete, innovazione: sono gli ingredienti che guidano il percorso di affermazione di chi, come Mademoiselle Chanel, partendo dai margini di un settore, si dimostra capace di rivoluzionarlo.

Al pari di Coco Chanel, i grandi innovatori sono spesso anche grandi outsider. Donne e uomini che, con le loro idee e tenacia, finiscono per rivoluzionare un’epoca. In certi casi, essere un outsider può giocare a proprio vantaggio anche e soprattutto per gli imprenditori in erba. Ma quali sono i tratti vincenti della personalità della famosa designer?

la stilista Coco Chanel, Official Page

Coco Chanel, la figura unica che rivoluzionò il Novecento

Con una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Enterprise & Society della Cambridge University Press, un gruppo di studiosi della Bayers Business School di Londra, della Stern School of Business di New York e dell’Università di Bologna, ha scoperto che gli stessi tratti che sembrano rendere un individuo svantaggiato sono spesso esattamente ciò che è necessario per il perseguimento di risultati imprenditoriali eccezionali e innovativi. Per farlo, si sono concentrati in particolare sulla figura di Coco Chanel, una delle imprenditrici più influenti del XX Secolo, che, pur non disponendo di capitale sociale e risorse finanziarie cospicue, è riuscita ad ottenere un grande impatto nel mondo degli affari e della moda.

Dalla povertà alla ricerca del successo

Coco Chanel entrò nella società parigina da orfana, cresciuta in estrema povertà e priva di istruzione. Tuttavia, il suo uso di materiali mai visti prima nella sartoria haute couture le ha permesso di costruire un business nell’universo della moda che, in quindici anni, è cresciuto fino a impiegare 2.400 donne e incassare circa 62 milioni di euro all’anno. Un successo che rimane tale ancora oggi. Nel 2020, nonostante la pandemia, la Maison Chanel ha fatturato quasi 9 milioni di euro e ottenuto un profitto di oltre 1,8 milioni di euro.

Chanel Haute Couture

Coco Chanel, i tre fattori chiave del suo successo

Secondo la ricerca, ci sono tre fattori che guidano il percorso degli innovatori outsider, come Coco Chanel. Questi elementi spiegano il successo da cui gli imprenditori possono prendere ispirazione. Spesso, infatti, le stesse caratteristiche che sembrano si rivelano gli ingredienti decisivi per il successo. Per prima cosa Chanel ha coltivato la sua visione unica e ottenuto il riconoscimento precoce del mercato mentre lavorava ai margini della haute couture francese. Ha attinto dalle sue umili origini, sperimentando idee innovative radicali e non convenzionali senza dover affrontare una reale pressione di conformità. Questo le diede una grande libertà creativa. Per esempio, la proverbiale predilezione per il bianco e il nero, ispirata dai colori delle uniformi indossate negli anni di orfanotrofio.

Chanel una PR ante litteram dell’epoca

Chanel mostrò una forte capacità di coltivare connessioni strategiche con membri influenti dell’alta società parigina. La sua capacità di fare rete in modo efficace ha significato poter stringere legami con persone note della mondanità e clienti importanti le cui direzioni artistiche corrispondevano alla sua visione stilistica. Queste reti sociali permettevano legami al di là degli affari e in altri campi, come con Pablo Picasso. Ciò significa che lo stile di Chanel ricevette anche pubblicità tramite spettacoli teatrali, balletti e film.

la stilista Coco Chanel, Official Page

Coco Chanel, una visione innovativa

La designer fu in grado di sfruttare a suo vantaggio il drammatico cambiamento nei bisogni e nei costumi sociali nello zeitgeist dell’epoca, dopo la prima guerra mondiale. Le privazioni della guerra resero le donne più ricettive alla semplicità e alla funzionalità, ciò andò a beneficio dei suoi prodotti. La Prima Guerra Mondiale ebbe l’effetto di accelerare l’emancipazione femminile, stimolando un contesto sociale altamente ricettivo nei confronti dello stile sobrio e sportivo di Coco Chanel, basato su semplicità, funzionalità e materiali più confortevoli.

Secondo il Professor Simone Ferriari della Bayes Business School e dell’Università di Bologna, co-autore della ricerca, ognuno di questi fattori dovrebbe essere fonte di ottimismo. “Con un capitale culturale modesto e del tutto privo di capitale sociale, economico e simbolico, Chanel è stata la quintessenza dell’outsider quando ha iniziato il suo viaggio imprenditoriale, eppure è riuscita a lasciare un segno ineguagliabile nello sviluppo dell’industria della moda. Questo viaggio è emblematico degli innovatori outsider“.

Ed ancora: “Essere liberi dalle pressioni e dal conformismo degli addetti ai lavori regala prospettive e idee uniche. Per trasformare queste idee in un impatto reale, gli outsider devono costruire dei ponti con quei mondi, trovando un pubblico comprensivo che possa sostenere i loro sforzi. E costruire ponti richiede perseveranza.”

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