Il successo di Elena Ferrante non bada a limiti. A partire dal suo primo romanzo, ha collezionato un premio dopo l’altro per poi raggiungere fama indiscussa con L’amica geniale, un prodotto talmente amato da essere adattato anche sul piccolo schermo.
A chi importa chi è Elena Ferrante? La sua vera identità è diventato il cruccio dell’ultimo decennio. Con la (ri)scoperta de L’amica geniale anche in televisione, svelare chi si cela dietro uno dei nomi più potenti della letteratura italiana è diventato importante tanto quanto le sue opere. Ma la sua vera identità potrebbe aggiungere o sottrarre bellezza ai suoi romanzi?
La verità è che gli scrittori preferiscono usare pseudonimi proprio per liberarsi di un fardello e fare in modo che sia soltanto la propria penna a puntare a cuore e testa. Non abbiamo bisogno di scoprire chi è realmente Elena Ferrante, perché la sua essenza è parte di ogni romanzo, ogni storia, esattamente come la sua città, Napoli.
Elena Ferrante, che ci racconta la vita “come le fa più comodo“
“Nelle favole si fa come si vuole e nella realtà si fa come si può“. Nonostante abbia scritto diversi romanzi nell’arco della sua carriera, la storia più preziosa è sicuramente quella di Elena e Lila, presentate come nemiche e amiche sin dall’infanzia, una bilancia dal precario equilibrio, ben disposta ad accettare le sfide senza badare al prezzo. L’amica geniale è un fenomeno letterario e televisivo che ha portato la bellezza napoletana oltreoceano. Una quadrilogia che esplora, dall’inizio alla fine, la vita di due donne in costante lotta tra loro, una lotta mentale quanto fisica, emotiva e femminile che è anche il fuoco di quel legame così forte, indissolubile.
“Mi ero accorta da tempo che ognuno si organizza la memoria come gli conviene. Tuttora mi sorprendo a farlo anch’io“. Nonostante il successo mondiale raggiunto con Elena e Lila, Elena Ferrante ha dato dimostrazione di sé già a partire dalla prima pubblicazione, L’amore molesto. Con quel romanzo ha vinto il Premio Procida (Isola di Arturo-Elsa Morante) ed è stata selezionata anche al Premio Strega. Le sue sono storie visive, sentite, crudeli quanto vere e hanno intaccato anche il cinema. Basti pensare all’ultimo esempio con La figlia oscura: il romanzo è stato pubblicato nel 2006, il film invece è stato realizzato nel 2021 e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
A breve, anche Netflix proporrà una serie TV tratta da La vita bugiarda degli adulti, il suo ultimo romanzo. Forse è il costo della fama ad aver spinto Elena Ferrante a pararsi dietro uno pseudonimo. Forse è l’ossessione dei più ad averla convinta di aver fatto la scelta giusta. Del resto, è proprio ne L’amica geniale che scrive: “Ognuno si racconta la vita come gli fa comodo“. Ed è chiaro che la vita di Elena Ferrante, oltre quelle storie che tanto piacciono a cinema, editoria e TV, è soltanto sua.
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