L’emergenza Covid torna a far paura in Cina. E ora il Dipartimento di Stato americano ha ordinato a tutto il personale non essenziale di lasciare la megalopoli di Shanghai, particolarmente colpita dal virus. Nel nostro paese i contagi quotidiani di Sars-CoV-2 sono sempre alti, nella misura di decine di migliaia, e le vittime sono superiori alle 100 persone ogni giorno.
La pandemia continua a colpire il mondo. A cominciare dalla Cina. A Shanghai resta in vigore le un rigidissimo lockdown. Lunedì 11 aprile la città da 26 milioni di abitanti ha segnato un nuovo record di quasi 26.100 casi di Covid, sebbene solo 914 con sintomi. In tutta la Cina domenica 10 aprile si sono registrati altri 1.184 casi di Covid. Il Dragone è alle prese con l’ondata peggiore di infezioni dall’inizio della pandemia di due anni fa a causa della variante Omicron e delle sue sottovarianti. Come è noto, si tratta di mutazioni che determinano un’alta trasmissibilità del Sars-CoV-2. Il focolaio nazionale si estende ormai da Shanghai a Guangzhou fino alle province settentrionali.
Gli Usa evacuano il personale
Dal canto loro gli Usa prendono immediate contromisure. Il Dipartimento di Stato ha autorizzato lo staff non essenziale del consolato, e le loro famiglie, a lasciare Shanghai. E aveva sconsigliato ai cittadini americani di recarsi nella megalopoli cinese. I diplomatici statunitensi hanno sollevato “preoccupazioni per la sicurezza e il benessere dei cittadini americani con i funzionari cinesi“, ha detto il portavoce del Dipartimento, Ned Price.
Dura la reazione della Cina. Che si “oppone con forza” alla decisione di lasciare Shanghai da parte americana. Per Pechino non si tratterebbe che di una mossa propagandistica. “Una politicizzazione e una strumentalizzazione della questione” è stato il commento del portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. “Gli Stati Uniti dovrebbero smettere immediatamente di attaccare la politica cinese di prevenzione delle epidemie” ha affermato Pechino. “E di usare l’epidemia per impegnarsi in manipolazioni politiche, e di diffamare la Cina” ha aggiunto Zhao.
Il covid in Italia oggi
Nel nostro Paese è invece conto alla rovescia per la prescrizione della pillola antivirale Paxlovid di Pfizer. La potranno, cioè, prescrivere direttamente i medici di famiglia ai propri pazienti Covid. Nella riunione straordinaria di martedì 12 aprile la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa valuterà – e molto probabilmente approverà – la quarta dose per i pazienti fragili. Ma anche il piano terapeutico del Paxlovid. Vale a dire una sorta di manuale d’uso per il medico di famiglia. Lo apprende l’Adnkronos Salute. Il medico che prescriverà la pillola dovrà compilare il piano per consentire agli adulti colpiti dal Covid di assumere il farmaco. Si parla però solo di pazienti che non abbiano bisogno di ossigenoterapia supplementare ma che siano a elevato rischio di progressione della malattia severa.
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