Andrea Camboni, in arte Malakay, è un rapper e produttore dalle origini sarde che ha sempre creduto nella sua passione facendola diventare il suo lavoro. E dopo il primo EP nel 2019, adesso l’artista è pronto a debuttare sul panorama discografico italiano con il suo primo album in studio, Monster cries solo in the heaven. 

Malakay, dopo aver rilasciato numerosi brani autoprodotti e il trasferimento a Milano, dove ha lavorato ancora meglio alla sua musica, è pronto a lanciare il suo primo album in studio. L’artista già nel 2019 aveva pubblicato il suo primo EP, VDAYS, contenente cinque inediti brani e distribuito da Universal. Un disco che ha fatto aumentare la sua popolarità e che lo ha portato a compiere anche il progetto più grande, il suo primo album in studio.

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Uscirà il prossimo 12 maggio, infatti, Monster cries solo in the heaven. Un nuovo album che sa di rinascita, il tema centrale dell’intero progetto discografico. Higher Love è il terzo estratto dell’album e anticipa agli ascoltatori quello che presto sentiremo su tutte le piattaforme streaming.

Higher Love è il terzo estratto e un’anticipazione del nuovo album di Malakay

Higher Love anticipa Monster cries solo in the heaven, dopo Millennium ghetto e Monster cries solo in the heaven, i primi due estratti del nuovo progetto discografico. La canzone, uscita lo scorso 21 aprile, è un brano nel quale Malakay racconta le proprie fragilità, la solitudine, l’amore e la dipendenza. Diverse facce di una stessa medaglia, secondo il testo del nuovo singolo. Il rapper parla dell’amore al massimo grado di intensità, quasi vicino alla dipendenza, giocando con le due parole del titolo “higher love”. Ispirato dalle produzioni dei due rapper americani, J.Cole e Baby Keem, Malakay apre il brano con un sample vocale di musica gospel che ci trascina in melodie hip hop, a tratti contaminate dal ritmo trap.

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Monster cries solo in the heaven è il primo album del rapper sardo

Un album, quello di Malakay, che affronta il tema della rinascita in varie direzioni e sfumature. Il rapper racconta del fallimento in un mondo che ci vuole vincenti, del rifiuto dei cliché della tradizione rap e fotografa un periodo storico abbastanza difficile. Il tutto nel suo stile, che ha saputo crearsi negli anni in cui si è impegnato nel lavorare con la sua musica. Un rap con influenze elettroniche, che a tratti diventa trap e con un pizzico di r’n’b. Otto tracce che descrivono il mondo di Malakay. Monster cries solo in the heaven è solo l’inizio della scalata, il rapper e producer ha già in mente progetti ancora più ambiziosi.

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