La giovinezza è sopravvalutata: questo il titolo dello spettacolo di e con Paolo Hendel che andrà in scena il prossimo 4 maggio, alle ore 21, al Teatro Duse di Bologna.
Lo spettacolo è un recupero della replica prevista l’1 dicembre 2021 e rinviato causa Covid-19. Tutti i biglietti precedentemente acquistati, dunque, restano validi per la recita del 4 maggio 2022. Per le informazioni e l’acquisto dei nuovi biglietti, invece, è possibile rivolgersi alla biglietteria (anche online) o procedere su Vivaticket.
Il monologo di Paolo Hendel è tratto dal libro La giovinezza è sopravvalutata. Il manifesto per una vecchiaia felice, edito da Rizzoli del 2018 e scritto da Hendel insieme a Marco Vicari, con il contributo scientifico della geriatra Maria Chiara Cavallini. Lo spettacolo si avvale della regia di Gioele Dix. Quello che rimane, a fine show, è la consapevolezza che a qualsiasi età è necessario mantenere vive la curiosità, l’interesse e la passione.
Paolo Hendel al Teatro Duse con La Giovinezza è sopravvalutata
Con il suo talento comico surreale e travolgente, Paolo Hendel offre al pubblico del Teatro Duse di Bologna una confessione autoironica sugli anni che passano. Un’analisi realistica e ironica su tutto ciò che questo comporta: ansie, visite dall’urologo, ipocondria, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni di ordine filosofico e pratico sulla dipartita.
In La Giovinezza è sopravvalutata, dunque, le debolezze, le paure e gli errori di gioventù sommati a quelli della maturità diventano un’occasione di scherzosa autoanalisi in cui ciascuno può rispecchiare la propria vita. Nel monologo di Hendel, dunque, lo spettatore si pone in autoanalisi con la propria esperienza e la propria sensibilità, per sciogliere il nodo della riflessione in una risata liberatoria.
Raccontando il momento in cui si è reso conto dell’avanzare della terza età, Hendel dice: “Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei…’“. Da questo episodio tratto dalla quotidianità, dunque, è nato lo spunto per lo spettacolo. Qui, non solo si racconta con sincerità disarmante, ma parla anche dell’Italia di oggi. E non manca anche una rassegna dei commenti dei cosiddetti “utenti indignati” sul web. L’attore, però, non vuole essere frainteso sulla giovinezza. E sul tema precisa: “Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene, mi è piaciuto e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri“.
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