La guerra uccide anche d’estate, parafrasando un noto film sulla mafia. Il conflitto non si ferma: siamo al giorno 127 e luglio inizia sotto gli stessi pessimi auspici del mese che l’ha preceduto. Ci stiamo colpevolmente abituando alla prima estate di guerra del continente europeo dai tempi della ex Jugoslavia. Sembrerebbe tutto immobile: eppure il numero dei morti, la devastazione e la situazione in Don Bass dice invece che non è affatto così. Non si profila, purtroppo un luglio di pace.
La guerra pesa in molti modi anche lontano dal territorio ucraino: pesa economicamente su gran parte dell’Occidente. Basta aver pagato una bolletta, fatto caso ai prezzi al supermercato – nonostante il maquillage del packaging che ti fa comprare allo stesso prezzo sempre meno quantità di prodotto – o fatto una capatina al distributore di benzina. L’inflazione galoppa, i mutui salgono e si preannuncia un autunno non semplice. Quando farà più freddo. Già anche se ora appare impensabile nel pieno di questa ondata di calore che dura da settimane e nel mezzo di una preoccupante emergenza siccità.
Copertina VelvetMAG Luglio 2022
Il desiderio di un’estate diversa, libera dal virus ci pervadeva lo scorso anno. Per questo abbiamo scelto questo scatto di Antonio Martello: per il senso di serenità, per la voglia di pace, per quanto aneliamo ad un’estate diversa, forse anche vecchia. Oggi quando i contagi risalgono: ne fa le spese anche il nostro n.1 azzurro a Wimbledon. Matteo Berrettini con sintomi lievi si sottopone ad un tampone cautelativo, si scopre positivo, e deve dire addio al sogno di difendere la finale dello scorso anno. Omicron 5 non è poi come una semplice influenza – anche solo per l’aumentata probabilità di contrarre malattie degenerative – e c’è forse troppa scarsa attenzione ai rischi del contagio da Covid-19. Sono emerse altre preoccupazioni, o all’opposto è riemersa la voglia di evasione e socialità. Tutto il comparto eventi – compreso lo spettacolo – è ripartito: la gente ha voglia di stare tra la gente, anche se il rischio è ancora presente. Un modo per reagire anche psicologicamente e proiettarsi fuori dall’incubo che ci ha attanagliato nell’ultimo biennio. Guerra permettendo.
Una dedica a questa estate 2022: le parole di Pablo Neruda
In questo momento dove la televisione si guarda decisamente meno, se non fosse per lo sport, colpisce la leggerezza – lo humor pungente lo conoscevamo già – di Drusilla Foer e del suo Almanacco Del Giorno Dopo. La striscia serale che ci spinge a ricordare: impulso assai nobile di una trasmissione dal potere quasi catartico. Ci pensavo mentre lavoravo a questo breve editoriale di presentazione. E mi sono chiesta mentre scrivevo cosa accadeva un anno fa? E la memoria è corsa a quel 5 luglio e questa foto della nostra Teresa Comberiati – che poi è diventata la copertina del mese di agosto – racconta la commozione del mondo intero quando si è spenta Raffaella Carrà, ma non la sua stella.
Intanto personalmente assumevo la direzione di questo magazine e dei suoi tre blog – VelvetGossip, VelvetPets e Biopianeta – ed è nel piccolo un motivo da festeggiare. Poi ho pensato a cos’altro ci fosse da ricordare dello scorso luglio e tra tutto ho pensato al giorno dopo la vittoria agli Europei della Nazionale di Roberto Mancini: perché era festa, c’era Mattarella che non guasta mai e c’era Berrettini. Che si merita tutto il tifo possibile.
E mi è venuta in mente una poesia di Pablo Neruda – la cui scomparsa ricorre proprio il 12 luglio in un’incredibile cortocircuito di date – dal titolo:
Lasciateli tranquilli
Voglio che l’uomo quando nasce
respiri i fiori nudi,
la terra fresca, il fuoco puro,
non ciò che tutti respirano.
Lasciate tranquilli quelli che nascono!
Fate posto perché vivano!
Non gli fate trovare tutto pensato,
non gli leggete lo stesso libro,
lasciate che scoprano l’aurora
e che diano un nome ai loro baci.