In scena al Mausoleo Ossario Garibaldino, lo spettacolo Roma senza Papa, il sogno breve della Repubblica Romana. Una narrazione in ‘tre voci’ fatta da tre testimoni speciali che raccontano gli ultimi giorni di quello che fu lo Stato repubblicano nato in Italia durante il Risorgimento e che ebbe come esito anche la fuga di Papa Pio IX a Gaeta.
Una ricostruzione degli eventi che portarono alla caduta della Repubblica Romana e alla contestuale proclamazione della sua Costituzione. Lo spettacolo si chiama Roma senza Papa, il sogno breve della Repubblica Romana e sarà presentato al Mausoleo Ossario Garibaldino.
Un racconto che di districa attraverso tre voci speciali. Tre testimoni che raccontano, dal loro personale punto di vista, gli accadimenti storici e il clima di quel determinato periodo che ha segnato la storia di Roma e dell’Italia.
Gli ultimi giorni della Repubblica Romana
Sarà in scena il 10 luglio alle ore 19.00 lo spettacolo Roma senza Papa, il sogno breve della Repubblica Romana. Come teatro scelto per l’occasione il Mausoleo Ossario Garibaldino. La data non è causale e si inserisce proprio in prossimità delle date in cui si registrò la caduta della Repubblica Romana e della contestuale proclamazione della sua Costituzione. Infatti, per citare un momento storico di riferimento, proprio il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, dal balcone del Campidoglio veniva proclamata la Costituzione della Repubblica Romana.
Lo spettacolo presentato nasce dopo una ricerca approfondita di documenti e bibliografie che permettano di ricostruire gli eventi nella maniera più attinente possibile. Nello specifico, le scene raccontate fanno riferimento a Roma del 7 luglio 1849; immediatamente dopo la resa delle forze impegnate nella sua difesa. L’iniziativa è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’Associazione Café Voltaire; servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
I protagonisti della narrazione
Il testo, presentato nella forma della lettura drammatizzata, è di Riccardo Cochetti ed edito dalle Edizioni Ensemple. I protagonisti della vicenda narrata sono l’ex triumviro della Repubblica Romana Giuseppe Mazzini, la giornalista americana Margaret Fuller, all’epoca corrispondente a Roma del New York Tribune, e Annetta Cimarra, moglie di Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio, voce del popolo romano. Secondo quanto spiega anche la nota che diffonde alcuni dettagli dello spettacolo, i tre personaggi ricostruiscono i fatti più significativi di quella straordinaria esperienza. Ciascuno esamina i fatti a seconda della propria esperienza e sensibilità personale, narrando gli aspetti militari, quelli amministrativi e politici.
Nella narrazione, inoltre, anche un richiamo alle opinioni di altri contemporanei come Mameli, Manara, Garibaldi e i francesi Napoleone Bonaparte e Oudinot. Non è trascurata inoltre la situazione politica esterna né la questione delle divergenze tra Mazzini e Marx. A dare maggior corpo e intensità allo spettacolo dedicato agli ultimi giorni della Repubblica Romana anche le musiche composte per l’occasione dal Maestro Giuseppe Natale e le strofe scelte da Storia nostra del poeta romanesco Cesare Pascarella. Gli interpreti: Severino Briccarello (Giuseppe Mazzini); Maria Teresa Di Gennaro (Annetta Cimarra); Cristina Macciocu (Margaret Fuller). Fuori scena Fabio De Pasqualis legge i versi di Cesare Pascarella.