Amanti del tennis in trepidante attesa: quasi fosse uno Slam agonistico. L’occasione sarà la Laver Cup 2022 che si svolgerà a Londra dal 23 al 25 settembre prossimi. Perché? Ci sono 4 motivi, forse sono i 4 motivi per antonomasia per amare questo sport: Federer, Nadal, Djokovic e Murray. In una parola i Fab Four.

Roger Federer e Rafael Nadal, nonostante gli acciacchi, lo avevano già annunciato da tempo. Poi è toccato a sir Andy Murray e infine oggi le parole di Novak Djokovic. Ci saranno tutti e 4 i Fab Four in Laver Cup a Londra dal 23 al 25 settembre 2022. Un Team Europe da stropicciarsi gli occhi quello che potrà schierare il capitano non giocatore Bjorn Borg. 66 titoli dello Slam vinti in singolare in tutto, a cui aggiungere poi i 10 titoli dello svedese.

@Ansa. Dall’alto a sinistra: EPA/SALVATORE DI NOLFI – EPA/KAMIL KRZACZYNSKI – EPA/ANDY RAIN EDITORIALEPA/ANTHONY ANEX

Laver Cup, il ritorno dei Fab Four: un regalo degli dei del tennis

Federer, Nadal, Djokovic e Murray hanno segnato, cambiato e dominato il gioco del tennis dall’inizio degli Anni Duemila in poi. Complici non poche combinazioni della vita sportiva, è stato davvero difficile vederli nello stesso tabellone come avversari. Il prossimo settembre saranno tutti compagni di squadra nel contendersi la Laver Cup 2022. Un trofeo a cui Roger Federer ha sempre tenuto perché lo ha voluto creare e dedicare al suo mito quel Rod Laver, capace di realizzare il Grande Slam nell’anno solare. Lo scorso anno tutti assenti e quest’anno invece si riparte da questi highlander della racchetta. Come ha spiegato proprio Borg: “Non potevo immaginare di avere queste quattro icone dello sport in una squadra insieme. So che, come me, apprezzano il significato di questo momento e ne saranno davvero all’altezza”. 

Laver Cup 2017 @Ansa – EPA/MARTIN DIVISEK

Dopo il quinto trionfo consecutivo conquistato lo scorso anno dalla compagine europea, al capitano Borg coadiuvato dal suo Thomas Enqvist, restano da aggiungere due nomi per completare il sestetto del team, più un alternate da usare al bisogno. C’è letteralmente l’imbarazzo della scelta solo guardando la top-ten per il vecchio continente, dove ben 9 giocatori su 10 hanno passaporto europeo. Certo le valutazioni da fare non saranno poche: in primis quelle ‘politiche’ riguardanti il n.1 del mondo Medvedev e l’altro russo Rublev (n.8); come le condizioni fisiche del tedesco Zverev al rientro da un bruttissimo infortunio. Dovrebbe spuntarla su tutti il talento del greco Tsitsipas. Per l’ultimo posto cosa farà il capitano? Rispetterà la classifica scegliendo il norvegese Ruud o ripunterà sul nostro Berrettini come lo scorso anno. E il baby talento di Alcaraz merita come alternate?

All’opposto invece dovrà accontentarsi di quello che passa la classifica l’eterno rivale di Borg e capitano non giocatore del Team World, John McEnroe. Le certezze sono tre: il canadese Felix Auger-Aliassime – unico top-ten schierabili – lo statunitense Taylor Fritz, n.13 al mondo autore di una stagione davvero encomiabile e di risultati e il veterano argentino dal 14esimo scranno Diego Schwartzman. Poi si scende in classifica: ancora l’americano Opelka – n.17 – e l’altro canadese Shapovalov, 21esimo. Potrebbe ricomparire un altro sempre verde come Isner, ancora n.22 al mondo. Poi c’è il capitolo australiani: il genio sregolato di Kyrgios, capace di arrivare in finale a Wimbledon o la solidità senza acuti di De Minaur?

Matteo Berrettini dalla semifinale a Gstaad e sogna un posto in Laver Cup

Dal finalista di quest’anno ai Championship a quello del 2021: Matteo Berrettini. E’ innegabile che il romano sia adatto a giocare indoor e quindi ad avere una chance di convocazione. Ha ben figurato nella scorsa edizione sotto la sapiente guida del capitano svedese. Intanto dopo la sfortuna di essere risultato positivo al Covid a Londra è alla ricerca di punti preziosi per risalire dal 15esimo posto al suo best ranking (6). Ha ricominciato e bene dal torneo 250 Atp sulla terra rossa di Gstaad. Dopo aver regolato in due set Richard Gasquet, ha sconfitto in tre anche lo specialista di superficie spagnolo Pedro Martinez in tre set e in rimonta con il punteggio di 3-6, 7-6 (7/5) 6-1. Nelle semifinali dell’Open di Svizzera incontrerà l’austriaco Dominik Thiem.

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