Cresce l’attesa per i nuovi negoziati fra Russia e Ucraina che dovrebbero tenersi oggi 2 marzo dopo i primi già svolti lo scorso 28 febbraio. La guerra che Mosca ha scatenato contro Kiev non conosce tregua. Ma in Russia il leader dell’opposizione, Aleksey Navalny, in un lungo thread su Twitter afferma: “Russi, scendiamo in piazza ovunque e combattiamo per a pace“.
6/12 Putin is not Russia. And if there is anything in Russia right now that you can be most proud of, it is those 6824 people who were detained because – without any call – they took to the streets with placards saying “No War”.
— Alexey Navalny (@navalny) March 2, 2022
“Morti anche migliaia di russi”
“Pensate a questo numero: quasi 6.000 russi sono morti” in 6 giorni di guerra, ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky, riporta il The Kyiv Independent. “Per ottenere cosa? Prendere l’Ucraina? È impossibile. Siamo nella nostra terra natale. E per la guerra contro di noi ci sarà un Tribunale internazionale per loro.” Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, ha affermato – sempre citato da Bbc – che “il nemico russo ha subito perdite significative“. I militari russi affermano di aver conquistato la città strategica di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nei cannoneggiamenti russi su Kharkiv, la seconda città del paese. Lo ha reso noto il sindaco della città del nord-est dell’Ucraina, dove nella notte sono atterrati paracadutisti russi, citato dalla Bbc.
Ucraina: ospedali colpiti, civili uccisi
Secondo l’esercito ucraino, i militari russi avrebbero attaccato un ospedale. Per le strade si registrano scontri a fuoco. Un missile ha centrato un condominio a Zhytomyr, un centinaio di chilometri ad ovest di Kiev. Quattro le persone decedute e almeno 3 i feriti. Sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall’invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Lo hanno detto le Nazioni Unite, secondo quanto riporta la Bbc, precisando che tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Ma secondo un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.
Zelensky: “Ebrei del mondo, gridate!“
“I russi stanno cercando di cancellare l’Ucraina, il Paese, la sua storia” ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Poi ha fatto esplicito appello agli ebrei di tutto il mondo perché non restino in silenzio. “Mi sto rivolgendo ora agli ebrei nel mondo. Non vedete quello che sta succedendo? Per questo è importante che milioni di ebrei in tutto il mondo non restino in silenzio proprio ora“, ricordando come “il nazismo è nato nel silenzio“. “Quindi gridate la morte dei civili. Gridate per la morte degli ucraini“, ha esortato Zelensky, egli stesso di famiglia ebraica.
Ieri 1 marzo un razzo russo ha colpito la torre della tv a Kiev e ha danneggiato il memoriale della Shoah di Babyn Yar. Sui suoi account social il premier israeliano, Naftali Bennett, per ora non risponde a Zelensky. Ma ha reso note le iniziative umanitarie di Tel Aviv: nelle ultime ore 3 aerei sono arrivati in Ucraina con “100 tonnellate di attrezzature mediche, sistemi per la purificazione dell’acqua, tende, coperte, cappotti e sacchi a pelo“. Oggi 2 marzo Bennett ha accolto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in visita nel paese.
Biden: “Putin pagherà la guerra in Ucraina“
Nella notte fra ieri e oggi 2 marzo è arrivato anche l’atteso discorso sullo Stato dell’Unione di Joe Biden. Accolto alla Camera da standing ovation e applausi bipartisan, il presidente americano ha mandato messaggi chiari a Vladimir Putin, definendolo un “dittatore” che “pagherà un prezzo alto” per l’invasione dell’Ucraina. Poi l’annuncio della chiusura dello spazio aereo Usa alle compagnie russe. E l’avvertimento agli oligarchi di Mosca: “Vi sequestreremo yacht, appartamenti lussuosi e jet privati“.
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