I fatti del mese torna puntuale ad inizio mese con la selezione di quelle notizie più importanti. Siamo giunti a dicembre che, appena concluso, porta con sé anche tutto il 2021, da sempre periodo di bilanci e del Natale. Francamente ad inizio mese era difficile pensare che la variante Omicron avrebbe condizionato così tanto le nostre festività.
All’improvviso esattamente al contrario della pazienza degli Italiani nel mettersi in fila per tampone, che li facesse sentire al sicuro per trascorrere il Natale in compagnia o per viaggiare, è riesploso il virus. Nel giro di una settimana, la terza di dicembre, di colpo siamo passati da meno di 10 mila a sfiorare i 100 mila. Poi abbondantemente superati ieri. Anche se il Covid sembra meno aggressivo e pronto a diventare endemico. Ma in primis era necessario allo stesso tempo non mettere in crisi il sistema sanitario. E proseguire con la vaccinazione sia dei circa 5 milioni di italiani che non ne hanno neppure una; sia della terza, il booster, che aumenta la protezione contro le varianti.
Dall’altro lato c’è la volontà del Governo di non fermare le attività produttive e chi diligentemente per tutelare se stesso e gli altri ha completato il ciclo vaccinale. Di qui l’introduzione obbligatoria della mascherina FFP2.
In un certo senso con il Coronavirus abbiamo imparato a convivere, mentre c’è un avvenimento, anzi l’avvenimento centrale per la vita politico-istituzionale italiana che incombe: l’elezione del Presidente della Repubblica. Dicembre è stato decisamente un mese caldo, tra toto-nomi, schieramenti e strategie sotterranee. La partita entrerà nel vivo il prossimo 4 gennaio con la lettera del Presidente della Camera Roberto Fico. Sarà lui a definire la road map verso l’assise che riunirà a Montecitorio quei circa poco più di mille grandi elettori (contagi Covid permettendo) con ogni probabilità in una data vicina al 24 gennaio.
Dicembre poi si è chiuso con il discorso di commiato di Sergio Mattarella. Capo dello Stato amatissimo per il ruolo svolto durante il settennato e per l’esempio mostrato soprattutto in pandemia. L’artefice della soluzione Draghi che ha permesso all’Italia una ripresa economica importante e un ruolo politico cruciale. Per ora l’unico a chiamarsi definitivamente fuori è proprio l’attuale inquilino del Colle. Ma come avviene forse solo per l’elezione del successo di Pietro, la liturgia è un conto, la realtà “politica” vera è tutt’altra. Su quest’ultima pesa il ruolo del “nonno al servizio delle istituzioni“, nella definizione che proprio l’attuale premier Draghi ha dato di sé nella conferenza stampa di fine anno.
Il mese si è aperto festeggiando diverse donne elette nel mondo nelle cariche più alte, proprio nei giorni in cui il mondo salutava quella forse più potente Angela Merkel. Poi è arrivata la notizia attesa e insperata per certi versi della liberazione di Patrick Zaki. Anche se lo studente egiziano dell’Università di Bologna non è libero di lasciare la sua nazione di nascita. Per ultima va segnalata la scomparsa di Desmond Tutu uno dei simboli più noti al mondo, come nel suo Sudafrica, nella lotta per i diritti umani.
Tornando in Italia il mondo dello spettacolo ha dato l’estremo saluto, in un 2021 che ha portato via personaggi importantissimi e amatissimi, alla grande Lina Wertmuller lo scorso 9 dicembre. Poi in rapidissima successione altri due volti noti ci hanno lasciati. Prima un attore molto amato dai grandi del cinema italiano – da Troisi a Moretti, passando per Carlo Verdone – per la sua versatilità di caratterista Renato Scarpa, spentosi il 30 del mese. L’ultimo giorno dell’anno la tragica scomparsa di Paolo Calissano a soli 54 anni.
Pesano non solo i tradizionali rapporti tesi tra America e Cina, ma pure il caso Peng Shuai e lo scandalo dei presunti abusi denunciati sul web per cui la tennista è scomparsa per un periodo. La conseguenza? La decisione pesantissima della Wta, di rinunciare a tutti i tornei del 2022 nel paese.
Tornando infine allo sport vero e proprio dicembre ci ha lasciato un ultimo Gran Premio, dall’andamento incredibile, con Lewis Hamilton, campione uscente, e Max Verstappen appaiati a pari punti. Quest’ultimo dopo un gara incredibile ha prevalso spodestando il re della Formula 1 di questi anni e il dominio Mercedes.
Ora non resta che augurarvi anche da questa rubrica il meglio per il nuovo anno, anche attraverso la nostra copertina, che ritrae in uno scatto del fotografo Antonio Martello, le nostre speranze per un 2022 felice e sereno, un 2022 che sia un inizio lieve e gioioso per tutti.
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