Matrimoni ed eventi: una primavera nel segno della ripartenza
Con l'abolizione del green pass riprendono vita le programmazioni del grande giorno
Countdown finalmente per gli operatori del settore wedding, ma anche per i futuri sposi: la data è l’abolizione di quel famigerato green pass che ci ha aiutati a domare la pandemia. Dal 31 marzo 2022, infatti, terminerà lo stato di emergenza legato al Covid-19. Dal 1 aprile inizierà la fase tanto attesa di ritorno alla normalità.
Sarà finalmente l’agognata ripartenza per i matrimoni e per l’intero comparto del settore degli eventi in genere? Il nuovo anno inizia finalmente con una prospettiva di boom di nozze dopo praticamente lo stop degli ultimi due anni.
I calendari delle location e dei wedding planner sono decisamente pieni. Capita molto spesso di non trovare delle date disponibili soprattutto nel fine settimana, per questo motivo diverse coppie guardano già al 2023. Ciò è dovuto anche all‘allungamento dei tempi medi di organizzazione provocato dalla pandemia. Tra la proposta di matrimonio e la celebrazione delle nozze possono passare anche 18 mesi, di più rispetto ai classici 12 mesi segnalati all’interno dell’ultima edizione de Il Libro Bianco del Matrimonio.
Ripartenza dei matrimoni: giugno il mese più gettonato, tra 20 e 30 mila euro la cifra destinata per il sì
Le temperature miti, gli spazi all’aperto, i vestiti leggeri predispongono gli animi dei futuri sposi per giurarsi amore eterno. Una ricerca condotta da www.matrimonio.com svela infatti che il mese più gettonato per la ripartenza dei matrimoni è giugno (per il 23,11% delle coppie), seguito da settembre (22,69%) e luglio (17,05%). Si prosegue poi con i mesi di maggio (12,16%) ed agosto (9,64%). Prima della pandemia sul podio c’era invece settembre. Sabato 10 era la data ideale per celebrare il grande giorno. Il timing delle nozze, per il 58% dei casi, avviene da mezzogiorno in poi. Il 23,2% degli sposi per l’organizzazione del lieto evento spende tra 20.000 e 30.000 euro.
Differenze di scelte degli sposi dal 2019 ad oggi
Nel 2019, ovvero l’ultimo anno di normalità prima della pandemia, la classifica per la scelta del grande giorno aveva avuto qualche leggera differenza tra le posizioni. Tra i mesi più gettonati nella prenotazione delle locations c’era infatti settembre (19,3%), seguito da luglio (16,37%), giugno (16,05%), agosto (10,13%), maggio (9,92%). Il sabato rimane il giorno più richiesto per sposarsi.
Ripartenza dei matrimoni: vince la cerimonia religiosa
Esiste una grande varietà nella scelta dell’orario, nonostante resista la tradizione mattutina delle nozze, con un 16% in più rispetto ai matrimoni che durano tutto il giorno. Il trend delle nozze prevede che il 47,5% degli intervistati si giurino amore eterno con rito religioso, il 26,2% con rito civile e, nel 24,9% dei casi, la coppia prevede entrambi i riti. Il restante 1,4% dichiara che avrà un altro tipo di rito/cerimonia, come ad esempio un rito simbolico.
Quanto pensano di spendere le coppie per le nozze?
La spesa media per un matrimonio in Italia è di 23.970€. Si spende meno al Nord con 22.103€, si sale con 27.085€ al Centro, ma è chiaramente più al Sud il budget maggiore destinato al grande giorno con 30.337€, in relazione al fatto che il numero di invitati è maggiore. Nonostante la crisi economica dovuta dalla pandemia, le coppie non intendono rinunciare a celebrare il matrimonio come da sempre sognato. Il 5,9% spenderà addirittura tra 30.000 e 40.000€. Gli sposi preferiscono non indebitarsi e contano sulle proprie risorse nel (69,8%) e nell’aiuto da parte di genitori e/o parenti (42,7%). Confidano anche nei regali degli inviati (41,9%), la famosa “busta” e nella richiesta di un prestito (6,9%).
L’85% degli sposi italiani ha un ottimo controllo del budget e una conoscenza esatta delle spese che affronta, indipendentemente dalla fascia di reddito. Solo nel 13% dei casi non sa con precisione quanto sia l’ammontare delle spese perché controllate da più persone. L’1% dichiara che il budget è stato tema esclusivo del partner e il restante 1% non è a conoscenza dei costi perché gestiti dai genitori.
Ripartenza dei matrimoni: come si scelgono le partecipazioni?
Gli inviti sono ciò che definiscono a priori il mood della festa, in particolare le partecipazioni di nozze faranno già capire ai vostri invitati di che tipologia sarà il vostro grande giorno. La ripartenza dei matrimoni segna anche un boom in fatto di inviti di nozze, dopo la pausa degli ultimi due anni. Secondo Il Libro Bianco del Matrimonio, il 10% degli invitati non partecipa al matrimonio. Questa assenza comporterebbe una perdita di circa 2.500€ per la coppia. Il 95% delle coppie opta per delle partecipazioni di nozze stampate. Etichetta moderna e spontanea, elementi naturali e colori accesi sono alcune delle tendenze 2022 per le partecipazioni di nozze.
Come comunicano il lieto evento le coppie?
Il 55% afferma di aver comunicato i dettagli delle nozze ai propri invitati attraverso l’invio a casa di partecipazioni, save the date etc., il 56% ha scelto una comunicazione di persona, il 48% attraverso Whatsapp o simili, il 20% per telefono e il 13% attraverso il sito del matrimonio. Gli italiani, in questo senso, rimangono quindi legati alla tradizione e al galateo. Con le partecipazioni digitali, infatti, il rischio è di non raggiungere tutti gli invitati. Inoltre, la consegna a mano delle partecipazioni rappresenta già di per sé un’occasione unica e intima per condividere un momento di felicità con i propri cari prima delle nozze. Per una media di invitati di 115 partecipazioni, le coppie spenderebbero circa 250€ per le partecipazioni, cifra che rappresenta l’1% del costo totale del matrimonio.
Tra i trend degli inviti abbiamo l’etichetta moderna e spontanea
Questa tendenza si riflette anche nelle partecipazioni, attraverso uno stile di scrittura molto più informale e fresca. Gli inviti sono molto più casual e moderni. Si tratta di partecipazioni molto più personali, che si allontanano dalla struttura prestabilita in cui vengono riportate solo le informazioni basiche del matrimonio, lasciando il posto a partecipazioni più intime che possono anche includere, per esempio, citazioni o un frammento del libro preferito della coppia.
Un’altra tendenza che impazza nei matrimoni del 2022 è tutto ciò che ha a che fare con l’estetica popolarmente conosciuta come Bridgerton o ‘cottagecore’. Le partecipazioni di nozze saranno quelle che riportano motivi floreali. Se c’è una caratteristica che definisce la ripartenza dei matrimoni del 2022 è la voglia di festeggiare. Questo sentimento si traduce in una gamma di colori accesi e pieni di contrasti, come l’oro, mescolato a toni più classici. L’oro in particolare è un colore associato alla vita e alla felicità. Questo colore sarà presente all’interno di inviti con disegni più naturali, ma anche romantici e colorati. Inoltre, troveranno il loro spazio anche i toni tenui come i bianchi, rosa cipria e nude.
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