I fatti del mese torna per riassumere e riraccontare ai lettori quegli avvenimenti e quelle news che secondo la redazione hanno segnato settembre 2021. Ci torniamo come sempre ad inizio mese e con la copertina di ottobre ‘in mano’, che ci aiuta a tornare esattamente nel punto dove ci siamo lasciati trenta giorni fa circa. Alla 78esima edizione della Mostra del Cinema, dove sono state scattate sul red carpet le foto che vedete incastonate qui sotto. Un’edizione travolgente e grandiosa, capace di occupare la scena mondiale, come ha spiegato l’editoriale del direttore di VelvetMAG Angela Oliva.
I fatti del mese di settembre 2021: il mondo del Cinema a Venezia
Una Venezia78 che non dimenticheremo facilmente, sintetizzata dalla sua madrina Serena Rossi, vivace, solare, vera in cerca di futuro. Aperta dal Leone d’Oro alla carriera per Roberto Benigni, che come al solito ci ha fatto ridere dalla commozione, e chiusa dalla gratitudine del Leone d’Argento di Paolo Sorrentino. Torna a vincere una donna, Audrey Diwan, dopo Jane Campion, con una pellicola che affronta il dramma dell’aborto. Nel mezzo tanti red carpet colmi d’amore, attuali e dal sapore retrò come i Bennifer. Accanto a kolossal come Dune e Spencer, si è imposto un cinema italiano letteralmente in fermento con Frammartino, Gabriele Mainetti , Elio Germano nel film dei fratelli D’Innocenzo, La Scuola Cattolica sul massacro del Circeo e quel Toni Servillo presente con tre magistrali pellicole, che meritava, e non lo diciamo solo noi, la Coppa Volpi.
Il cinema mondiale è corso in Laguna, preso dalla voglia di celebrarsi, in quella che è sembrata una sorta di lunga anteprima in vista degli Oscar. Per noi italiani avrà un seguito ben più immediato nella Festa del Cinema di Roma di metà ottobre, dove l’occhio discreto e quello indiscreto di VelvetMAG saranno presenti per voi.
Green Pass: la strategia per vaccinare il Paese e raggiungere l’immunità di gregge
C’è chi stima il 7 ottobre, ma in ogni caso nel giro di una decina di giorni dovremmo raggiungere la tanto agognata immunità di gregge. Un passaggio cruciale per sentire davvero la pandemia un po’ alle spalle, grazie alla somministrazione massiva del vaccino – lo strumento che il Governo ha scelto per superarla – e quella sua diretta emanazione che è il Green Pass obbligatorio.
Un certificato di safety pubblica, di protezione personale da questo virus subdolo, e di rispetto insieme per gli altri. Il Ministero della Salute, coadiuvato dagli esperi del CTS, ha deciso di procedere con la terza dose per anziani, fragili e operatori sanitari in primis fin da questo mese di settembre. In una campagna di vaccinazione che si allarga, e si vede spesso supportata da testimonial d’eccezione e iniziative meritevoli. Dai campioni olimpici e non negli spot di Palazzo Chigi, alla felpa con la V di Vaccined e di Valentino nella moda, passando le giornate di vaccinazione allo Stadio Olimpico organizzate dalla Roma.
Nonostante le proteste e una buona dose di ignoranza oscurantista, la scuola è ricominciata proprio nel segno del Certificato Verde, che poi è stato esteso, sempre obbligatorio, anche su tutti i luoghi di lavoro. Ma di questo ne riparleremo nella prossima rassegna, visto che parte ufficialmente il 15 ottobre. Quello stesso Green Pass che ha finalmente riportato il pubblico in certi eventi dove mancava da troppo: stadi, palazzetti, musei, concerti. E come ultima e assolutamente non secondaria conseguenza, i primi segnali, più che incoraggianti, dall’andamento economico del Paese. I primi ad inizio mese, con la diffusione dei livelli della produzione industriale, poi la conferma del DEF che fa sorridere Draghi, Franco e gli italiani, con un +6% inatteso nel 2021.
I fatti del mese di settembre 2021 fuori dall’Italia
Settembre è stato il mese in cui il Presidente Usa ha spiegato, poco e male, il ritiro dall’Afghanistan, a cui è seguito il crollo della sua popolarità. Pochi giorni dopo è caduto il Panjshir, l’ultima sacca di resistenza al regime talebano. Con la crisi umanitaria fatta di una popolazione in fuga. Come dell’intera nazionale di calcio femminile verso il Pakistan, dovuta quest’ultima al divieto di fare sport per le donne.
In questo clima abbiamo assistito alla commemorazione dell’attacco dell’11 settembre e alla desecretazione dei documenti dell’FBI richiesti dai parenti delle vittime. Come al caso Aukus, considerata come una nuova Guerra Fredda e agli effetti Brexit su scaffali e pompe di benzina in Gran Bretagna.
Settembre mese di test elettorali in molti paesi: nelle elezioni in Canada Trudeau vince ma è senza maggioranza; in Islanda è suonata la carica da record delle donne in politica; in Germania il dopo Merkel rischia di arrivare proprio dopo, in attesa che si compatti una coalizione per governare la locomotiva d’Europa.
La politica italiana tra amministrative e il ritorno fortissimo dei referendum
I fatti della politica nostrana a settembre 2021 è il racconto dei comuni al voto e non solo. La sfida amministrativa di queste ore è cruciale quasi quanto il toto-Quirinale, che ritorna ciclico nella dialettica tra i partiti. Le maggiori città italiane vedranno nuovi sindaci eletti nella giornata di domani o al massimo dopo il turno di ballottaggio. Ma non è stato l’unico terreno di scontro aperto all’interno della maggioranza e nel confronto di questa con l’opposizione. Sono tornati d’improvviso di moda i referendum trascinati come sempre dall’area dei radicali – eutanasia e cannabis – al centro del dibattito da noi come fuori dall’Italia.
Il dibattito poi è esploso due volte come conseguenza di due delicatissime questioni giudiziarie: prima con il caso Palamara, poi con verdetto ribaltato nel processo riguardo alla “Trattativa Stato-Mafia”.
I fatti del mese di settembre: continuano i successi sportivi ed esplode la #youth4climate
Giovani e soprattutto giovani donne si sono confrontate sulla crisi climatica, guidati da Greta Thumberg. Presenti il Presidente Mattarella e il Premier Draghi , come il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani. La PreCop26 al via a Milano lo scorso 28 settembre anticipa il confronto tra i “grandi della terra” – la Cop26– sul clima che si terrà a novembre a Glasgow. L’emergenza dei temi ambientali, le soluzioni sul tavolo, le trattive e l’atteggiamento delle diverse Nazioni sulla crisi climatica.
Passano i mesi, ma non si fermano i trionfi dello sport italiano
Lo abbiamo scritto molte volte, medaglia dopo medaglia, traguardo dopo traguardo, podio dopo podio; ogni singola volta che il Tricolore sventolava e la prestazioni ci commuovevano fino alle lacrime o ci travolgevano con entusiasmo. Siamo rimasti incantati nell’assistere alle gare e ai tanti trionfi degli atleti paralimpici, dei loro 60 podi, culminati in quell’ultimo poetico podio dei 100 metri. Bebe Vio che vola dalla pedana del fioretto all’Euro Parlamento chiamata dalla presidente von der Leyen.
Ci siamo inorgogliti e gli abbiamo tributato loro il giusto omaggio, simbolo di questa uscita dalla crisi e dalla pandemia. Lo hanno fatto i Palazzi della Politica – in primis il Quirinale e Chigi – al momento della riconsegna della nostra bandiera da parte dei medagliati olimpici e paralimpici nelle mani di Mattarella, così come quando è toccato ai Campioni d’Europa femminili e maschili dell’Italvolley. Un Paese che vince, un Paese che riparte.
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